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ROCCA PIA a Tivoli
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Comune: Tivoli Categoria : castelli e antichi borghi Tipo : castelli - fortezzeTra le tante attrattive urbane ed extraurbane di TIVOLI spesso viene trascurata questa MAESTOSA ROCCA che si trova appena fuori dell’antico centro, a dominio della zona dove la città si è espansa negli anni più recenti. Nel centro storico Tivoli conserva altre vestigia della stessa epoca racchiuse nel BORGO MEDIOEVALE, in una inestricabile frammistione di edifici di varie epoche (da quella romana a quella ‘moderna’) pregevoli scorci dell’età di mezzo.
Nella foto: TIVOLI - la ROCCA PIA
IL TERRITORIO br>Tivoli, è situata sulle prime propaggini dei Monti Tiburtini dominanti la parte Est della Campagna Romana: da qui lo sguardo spazia fino alla Capitale. Alle spalle di Tivoli si trova la Valle dell'Aniene, fiume che ha avuto una grande importanza nella vita di questa città. Oltre alle note attrattive del centro storico (Villa d’Este e Parco di Villa Gregoriana, Resti Urbani di Tivoli Romana) e vari importanti resti archeologici anche nella campagna sottostante, (tra cui la VILLA ADRIANA v. Lazioturismo, sez. Archeologia) conserva notevoli tracce del suo GRANDE BORGO MEDIOEVALE (per la verità molto manomesso dalla ‘moderna’ edilizia).
RICORDANDO LA STORIA DI TIVOLI Dopo il suo splendido passato romano, Tivoli (a metà del VI secolo d.C.) fu conquistata dai Goti e da essi fortificata. Divenne poi un DUCATO BIZANTINO e, nel seguito, per tutto il Medioevo si trovò coinvolta nelle vicende che hanno interessato l’intero Lazio, con alterne sudditanze e alleanze con papi e imperatori di turno, frequentemente in lotta fra loro. Queste vicende erano spesso correlate alla sentita necessità di SOTTRARSI AL DOMINIO DEL VICINO MONASTERO DI SUBIACO ovvero delle prepotenti famiglie della Campagna Romana (per lo più Orsini e Colonna, sempre in contesa per il dominio di questi territori). Per la maggior parte del tempo però (almeno dopo il mille, reduce dalla difesa contro Ottone III) Tivoli fu - salvo qualche breve pausa - sotto il dominio pontificio. In un momento di prevalenza della fazione ghibellina si trovò a sostenere FEDERICO I BARBAROSSA CHE FORTIFICÒ LE SUE MURA E LE CONCESSE DI FREGIARSI DELL’AQUILA IMPERIALE nel vessillo cittadino. Oggi, nel borgo centrale di Tivoli si trovano - ma spesso occorre cercarle attentamente, perché parzialmente inglobate o ‘recuperate’ nei fabbricati delle epoche posteriori (fino ad anni molto recenti) - PARECCHIE TESTIMONIANZE MEDIOEVALI. Fra esse, le più intatte sono (ovviamente ) le Chiese, fra cui quelle di S.Pietro (o della Carità), di San Lorenzo (duomo) e di Santa Maria Maggiore. IL CASTELLO DI ROCCA PIA E’ fuori del borgo storico, ma sempre nell’ambito dell’attuale centro urbano, verso Sud, che sorge l’IMPONENTE CASTELLO VOLUTO DAL PAPA PIO II PICCOLOMINI (detto perciò ROCCA PIA) il quale si avvalse, per la sua realizzazione, di due allievi del FILARETE: Marrone e Nicolò. Esso è adiacente all’Anfiteatro romano, che fu una comoda cava di buon pietrame per la sua costruzione, iniziata nel 1461; all’epoca pare che in questo luogo esistesse una delle fortificazioni del Barbarossa. Questa posizione, ai limiti del Borgo ma prominente sulla via Tiburtina, permetteva contemporaneamente di controllare sia la città che tutti i transiti e traffici fra Roma, il Sublacense e l’Abruzzo (Regno di Napoli). Sul portale d’ingresso, Papa Pio II volle porre l’iscrizione ‘grata ai buoni, malvista dai cattivi, nemica ai superbi, sono per te, o Tivoli, poiché così volle Pio’. La realizzazione della fortezza fu molto lenta, tant’è che i LANZICHENECCHI (che qui vennero dopo il Sacco di Roma, nel 1527) entrarono facilmente nel Castello non ancora completato. Poco dopo di allora, fu qui che PAOLO III - IL 3 SETTEMBRE 1539 - APPROVÒ LA ‘REGOLA’ DEI GESUITI PRESENTATAGLI DA IGNAZIO DI LOYOLA. Se è vero che il Castello fu voluto da Papa Pio II è anche vero che al suo rinforzo e completamento dovette pensare un altro Papa Pio; infatti fu Pio IV, nel 1560, che terminò l'opera.
ROCCA PIA OGGI Il Castello si presenta imponente e, nonostante sia collocato al centro di una tumultuosa cittadina, resta ABBASTANZA ISOLATO. Esso ha una PIANTA QUADRATA CON - AGLI SPIGOLI - QUATTRO TORRIONI ORLATI DI MERLI GUELFI: due dei torrioni sono di notevole altezza totale (m. 36,50 e 25,50) e furono realizzati in linea con il perimetro della prima fortificazione, mentre gli altri due (m. 18) furono aggiunti in seguito, all'interno del complesso. Il torrione più alto assolveva alla funzione di vero e proprio MASTIO; su un lato del muro perimetrale è ancora visibile - ma murata – quella che era l’apertura cui dava accesso il Ponte Levatoio. I lavori eseguiti nel ‘500 implicarono la demolizione dell’antichissima Chiesa di San Clemente che sorgeva su un lato del perimetro. Ciò avvenne per l’adeguamento dell’opera ai nuovi dettami dell’ingegneria difensiva, anche se la forma del Castello - e, in generale, la sua struttura - sembra abbastanza anacronistica per l’epoca e quindi sostanzialmente non influenzata dai grandi architetti militari. E’ infatti vero che mura perimetrali di grande spessore e diverse aperture per le bocche da fuoco rientravano negli accorgimenti previsti in un’epoca in cui si diffondevano le armi da fuoco, ma l’evidente inadeguatezza complessiva consigliò di non affidare a questa fortezza compiti di strategia bellica. Pertanto essa - pur continuando ad assolvere funzioni di controllo locale - fu adibita a luogo di residenza e villeggiatura papale. L’interno del Castello, che si sviluppa intorno al grande cortile quadrato, non presenta particolari punti di interesse, date anche le spoliazioni ed adattamenti avvenuti, a partire dall’epoca napoleonica (dopo il 1870 fu anche adibito a prigione, funzione che ha mantenuto fino al 1960); alcuni spazi oggi sono dedicati ad attività culturali. TRA GLI ALTRI SITI D'INTERESSE non lontani dalla Rocca Pia, oltre alle note mete archeologiche e rinascimentali di Tivoli Città, dirigendosi verso Roma si trovano la grandiosa VILLA ADRIANA ed il MAUSOLEO DEI PLAUTII nonché le storiche GRANDI CAVE DEL TRAVERTINO ROMANO (poco conosciute dal turismo) e le TERME DI ROMA (Acque Sulfuree). Proseguendo invece, da Tivoli, verso la VERDE VALLE DELL’ANIENE, si trovano il Castello di Arsoli ed i MONASTERI BENEDETTINI DI SUBIACO mentre verso EST - dirigendosi a PALESTRINA (ove sorge il Santuario della Fortuna Primigenia) - si possono rintracciare (munirsi di mappe) alcuni fra i più GRANDIOSI E SCONOSCIUTI PONTI DEGLI ACQUEDOTTI ROMANI (sono siti nelle vallate fra San Gregorio di Sassola e Gallicano). | |
Per informazioni: Tivoli si trova sulla Via Tiburtina ed è raggiungibile anche con l’Autostrada Roma-Aquila -Pescara (collegata con l’Autostrada del Sole). Mezzi pubblici: Bus Cotral da Roma - Ponte Mammolo (Metro B) ovvero Ferrovia Roma-Pescara (Staz. Tivoli). Per le visite a Tivoli, contattare Punto Info Turismo tel. 0774 313536.
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