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    FORTEZZA di GAETA    


 

Comune: Gaeta
Categoria : castelli e antichi borghi Tipo : castelli - fortezze

Gaeta era considerata la porta del Meridione d’Italia e quindi fu diretta testimone di vicende importanti della nostra storia, per almeno quindici secoli. La storica Fortezza, protagonista nel 1861 dell’ultima difesa dei Borboni, si trova alla sommità di una propaggine sud-occidentale del Monte Orlando alle cui pendici si stende il borgo antico di Gaeta.
Essa venne a configurarsi nel tempo e soprattutto con l’intervento di CarloV che inglobò i preesistenti Castelli (Angioino e Aragonese), due imponenti tracce di storia medioevale.



Nella foto: GAETA – la FORTEZZA domina parte del borgo storico


IL TERRITORIO
Siamo su un promontorio del Monte Orlando, avanzato a dominio dell’intero Golfo di Gaeta (il più importante della costa laziale a Sud di Roma). Poco più a Sud corre (e sfocia nel Tirreno) il fiume Garigliano, tradizionalmente considerato il confine - anche se non sempre coincidente con quello "amministrativo" - fra il Centro ed il Sud Italia. Questa PARTICOLARE COLLOCAZIONE GEOGRAFICA ha implicato, nei secoli, una notevole importanza strategica di questo luogo e quindi UNA LUNGA E COMPLESSA VICENDA STORICA che vede Gaeta ILLUSTRE TESTIMONE DELLA STORIA D'ITALIA, dalla protostoria fino alla nascita del Regno d’Italia.
Questa del Monte Orlando è area protetta facente parte del PARCO REGIONALE RIVIERA DI ULISSE, zona di alto pregio paesaggistico che include anche la c.d. MONTAGNA SPACCATA (con il relativo Santuario.

STORIA DELLA FORTEZZA
Gaeta ha una storia molto complessa, che inizia dall' VIII a.C. e vede , quatto secoli dopo, l'arrivo dei Romani che ne fanno (insieme alla vicina Formia) residenza di grandi personaggi; nell'alto medioevo il promontorio avanzato sul golfo viene considerato idoneo per farvi sorgere una fortificazione che (trasformata e potenziata nel tempo) ha costituito, per i secoli successivi, la ragione di splendori e travagli di questo luogo veramente speciale.
All’epoca in cui probabilmente si realizzò una prima fortificazione, Gaeta era possedimento dell’Impero d’Oriente e nel 681 i nobili di Formia e il vescovo Adeodato vi trovarono rifugio per sottrarsi ai Saraceni. Contro questi pirati (che si erano installati nelle rovine della vicina città romana di Minturnae) si sostennero molti scontri difensivi finchè la zona non fu liberata (almeno per un buon lasso di tempo) per merito della Lega Cristiana, con la Battaglia del Garigliano del 915.
Intanto la città (con l’Ipata Costantino) nell’839 era diventata un autonomo Ducato, il quale durò per oltre due secoli.
Fu in quel periodo che a Gaeta emerse la famiglia Gaetani perché - nel 917 - Giovanni Gaetani venne nominato Duca dall'Imperatore Lotario. Si trattava della storica famiglia Caetani protagonista di tante vicende di importanza non solo locale, che mantiene ancor oggi importanti possedimenti nel basso Lazio. I Gaetani tennero il dominio sulla città finchè non arrivarono i Normanni che - nel 1140 - per mano del Principe di Capua deposero il duca Giovanni V.
Per quanto riguarda in particolare la storia della Fortezza, solo nel 923 si parla ufficialmente di un ‘Castrum Gaetani’ e sicuramente fu l’Imperatore Federico II a costruire - tra il 1223 e il 1227- un primo vero e proprio Castello; esso venne successivamente assorbito, all’arrivo degli Angioini, nella costruzione di un nuovo maniero (il ‘Castello Angioino’).
Quando, nel 1442, gli Aragonesi si sostituirono definitivamente agli Angioini, continuando Gaeta ad essere la porta d’ingresso del Regno di Napoli, Alfonso d’Aragona munì la città di un secondo castello, in posizione più strategica (il ‘Castello Aragonese’ o ‘Alfonsino’) e di nuove mura, oggi scomparse.
Successivamente, ad opera di Carlo V - nel ‘500 - i due Castelli vengono inglobati in nuove fortificazioni bastionate che fanno di questo complesso una vera e propria ‘Piazzaforte del Regno di Napoli’, adatta alla difesa contro le ‘moderne’ armi da fuoco: nasce così la c.d. ‘Fortezza di Gaeta’.
La storia di Gaeta fu puntualizzata da ben quattordici assedi (tutti, pare, risoltisi in modo catastrofico: dalla sconfitta del Ducato di Gaeta - con annessione al Regno di Sicilia - fino all'ultimo, quello tenuto nel 1860-61 dal generale Cialdini (poi nominato Duca di Gaeta) che venne supportato dal mare dalla flotta dell’ammiraglio Persano.
Quest’ultima battaglia, in cui i Piemontesi sperimentarono i terribili cannoni a retrocarica, provocò 826 morti e 569 feriti fra gli assediati e, come noto, segnò la fine dei Borboni ed il via all' Unità d’Italia.

LA FORTEZZA
Il Castello-Fortezza di Gaeta viene definito ‘CASTELLO GEMINO’ (l’unico del Lazio) ed è infatti costituito da due distinte strutture.
Quella posta nella posizione più alta (il CASTELLO ARAGONESE o ALFONSINO) è di pianta rettangolare, munito su ciascun angolo di torri cilindriche (di diversa altezza, fra cui spicca il Mastio) mentre - ad un livello più basso - si trova il CASTELLO ANGIOINO, che presenta una pianta poligonale irregolare. I due Castelli sono collegati fra loro con criteri dettati dalla necessità di esperire la massima potenzialità difensiva in particolare con l’UTILIZZO COMUNE DI TUTTE LE TORRI D'AVVISTAMENTO e di fortificazione.
Nei tempi successivi all’assedio del 1860-61, le strutture hanno avuto diverse destinazioni d’uso; in particolare quella più bassa fu adibita a PRIGIONE MILITARE (vi sono stati rinchiusi anche NOTI CRIMINALI DI GUERRA NAZISTI) mentre la superiore è ancora oggi adibita a caserma- scuola marittima della Guardia di Finanza.
Il complesso non presenta particolari attrattive dal p. di v. architettonico ed è oggi in corso di valorizzazione a livello culturale-turistico, dato il suo valore storico e paesaggistico (posto com’è alle pendici del Monte Orlando e quindi incluso nell’omonimo Parco).
PARTICOLARE MACABRO _ CURIOSO:fino ai primi del settecento in una nicchia ricavata nelle mura di fortificazione si conservava il corpo mummificato del Connestabile di Borbone, morto nel 1527 durante l’assedio a Castel Sant’Angelo, all’epoca del Sacco di Roma (sembra che fosse stato fatto fuori da una fucilata di Benvenuto Cellini).

IL BORGO e IL PARCO
Ai piedi della Fortezza sorge parte del QUARTIERE MEDIOEVALE DI GAETA, città che conserva, per il resto, nella sua zona centrale (ad Est della Fortezza) una serie di bellissimi monumenti testimoni della sua grande e travagliata storia, tra cui il pregevole SANTUARIO DELL'ANNUNZIATA (www.santuarioannunziata.it). Da non trascurare assolutamente una escursione al PARCO DEL MONTE ORLANDO, che comprende sia il monte vero e proprio, su cui si erge il grandioso Mausoleo di Munazio Planco (vedi in questo Sito alla sez. Archeologia) che la famosa MONTAGNA SPACCATA (Santuario e Grotta del Turco).


TRA GLI ALTRI SITI D'INTERESSE, non lontani da Gaeta, si segnalano - nell’entroterra - il Quartiere Medioevale di Fondi ed il Castello di Itri mentre sulla costa tirrenica - verso Sud - i Resti Urbani di Formia Romana (v. Formia) nonché i resti della Città di Minturnae (v. Minturno) e - verso Nord - la Villa di Tiberio (v. Sperlonga), il Quartiere Medioevale ed i Resti Urbani di Terracina Romana e del Tempio Santuario di Giove Anxur al Monte Sant'Angelo (v. Terracina).




Per informazioni:
Gaeta è sulla strada costiera che corre da Terracina alla foce del Garigliano (confine Lazio-Campania); con l’Autostrada del Sole si può raggiungere dal Casello di Cassino, percorrendo la superstrada Cassino-Formia
INFO: Turismo Gaeta 0771.461165, Parco 0771743070.
AVVISO per i NAVIGANTI: a Gaeta natanti turistici al Porticciolo di S.Maria.

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