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    ABBAZIA (ex) di SAN SALVATORE MAGGIORE    


 

Comune: Concerviano
Categoria : abbazie Tipo : abbazie e monasteri

Isolata, su un erboso pianoro fra i monti della Sabina, nell’area tra i Laghi del Salto e del Turano, sorge questo grande complesso, che un tempo fu una importante Abbazia Benedettina, tanto importante che meritò l’appellativo di Maggiore per distinguerla da quella omonima sul Monte Amiata (Abbadia San Salvatore).
Esteriormente (e nelle strutture murarie interne) è pressoché intatta, guscio vuoto che conserva i ricordi di uno splendido e tormentato passato: un grande restauro è in corso per tentare di restituirle parte dell’antica magnificenza.



Nella foto: CONCERVIANO - l’ex ABBAZIA DI SAN SALVATORE MAGGIORE nel suo splendido isolamento


L’AMBIENTE IN CUI SI TROVA L’ABBAZIA
Adagiata fra le pieghe di un altipiano di bassa montagna (Monte Letenano) fra il Monte Aquilone e il Monte Sole, essa SORGE IN UNO SPLENDIDO ISOLAMENTO, a qualche chilometro dal più vicino centro abitato. Questo isolamento totale è stato sempre guardato con interesse da parte degli studiosi e con SOSPETTO da parte degli abitanti del territorio (dicerie e leggende sono sorte in proposito). Del resto, al tramonto l’Abbazia chiudeva le sue porte e pochi erano comunque i contatti quotidiani con il circondario.
Il luogo era stato il sito di una villa romana e di un successivo insediamento paleocristiano.La villa sarebbe appartenuta ad un ramo della famiglia dei Flavi ed alcuni ipotizzano che qui potrebbe aver soggiornato lo stesso VESPASIANO. Egli era originario di queste parti e appassionato di caccia; considerando l’etimologia del nome di Concerviano (Collis Cervinus) il luogo potrebbe aver avuto per lui qualche concreta attrattiva).

STORIA del COMPLESSO
Riferisce Gregorio di Catino, cronico dell’Abbazia di Farfa, che questa Abbazia fu fondata nel 735 da monaci benedettini inviati appositamente da Farfa per volontà dell’Abate Lucerio. Siamo al tempo di LIUTPRANDO, Re dei Longobardi (e d’Italia) e autore della donazione di Sutri. Pare che gli stessi fondatori fossero MONACI LONGOBARDI (o forse franchi) anche perché all’epoca nulla si faceva se non con fosse promosso dal Duca di Spoleto e dal Gastaldo di Rieti.
Fin dai primordi questa Abbazia si caratterizzò con atti di GRANDE AUTONOMIA (si adoravano le reliquie dell’antipapa martire Sant’Ippolito, si praticava la liturgia di rito franco e i monaci adottarono un particolare copricapo di foggia francese da cui derivò loro il nomignolo di ‘BERETTANTI’) fino ad attirarsi vere e proprie MINACCE DI SCOMUNICA.
Ma, nei secoli, con il TITOLO DI ABBAZIA IMPERIALE riuscì a competere con la stessa sua fondatrice, Farfa.
Nell’ultimo dopoguerra il CARDINALE SHUSTER indagò molto sulla storia travagliata di questa Abbazia che nella lotta per le investiture aveva addirittura parteggiato per l’Imperatore. Con il Concordato di Worms essa fu inglobata nello Stato della Chiesa e Roma promosse anche qui la riforma cistercense.
IL SUO SPLENDORE TERMINO' ALLA FINE DEL DUECENTO, quando iniziò ad essere oggetto di CESSIONE FRA NOBILI PRELATI di vario livello che - per ripagarsi il costo delle investiture ricevute - imposero ESAGERATI TRIBUTI ai vassalli del circondario. Si provocarono così VARIE RIVOLTE che causarono la semidistruzione del complesso e quella totale dell’archivio.
Alla fine del trecento l’Abbazia fu trasformata in Commenda e, nel seicento, Urbano VIII la riunificò con la sua fondatrice, Farfa.
A questo punto San Salvatore Maggiore cadde in stato di SEMIABBANDONO; il monastero fu in seguito adibito a Seminario che rimase in questo luogo (con qualche periodo di interruzione) fino a metà del novecento. L’Abbazia è passata in proprietà del Comune di Concerviano nel 1986.
Un pregevole resoconto storico e una ricca bibliografia a cura degli studiosi Giuseppe Chisari e Carlo De Paolis sono reperibili nel sito www.sganawa.org/giuseppechisari/sansalvatore


IL COMPLESSO DI SAN SALVATORE MAGGIORE
Questa Abbazia e quella di Abbadia S. Salvatore (Amiata) erano le principale in Italia fra quelle intitolate al Salvatore; per diversi motivi (favori di Papi e di principi, collegamento con l'Abbazia Imperiale di Farfa, un consistente patrimonio fondiario e, non ultima ragione, le sue dimensioni) questa di Concerviano meritò l’APPELLATIVO DI 'MAGGIORE'..
Il monastero si presenta come un GRANDE PARALLELEPIPEDO di m. 65 per m.55 con un cortile interno e un torrione posto sul lato sinistro del prospetto.
La chiesa del S.Salvatore è adiacente a questo perimetro ed è presso il suo lato destro; la chiesa originaria (che probabilmente aveva forma diversa da quella attuale) costruita al momento della fondazione; fu INCENDIATA DAI SARACENI NELL' 891 e qualche frammento di colonne e fregi marmorei è presente all’interno del complesso.
Nel 974 la chiesa fu riedificata, senza uno stile preciso (del resto ancora i canoni architettonici da noi stentavano ad ‘aggiornarsi’), disposta a croce latina, con tre navate; successivi restauri migliorarono la funzionalità e l’aspetto estetico della chiesa (vi erano anche affreschi bizantini nella volta dell’abside, poi perduti a causa di un crollo).
Oggi l’interno della chiesa è comunque SUGGESTIVO e conserva tracce di affresco e della pavimentazione cosmatesca. La maestosa TORRE CAMPANARIA - costruita con belle pietre squadrate - è caratterizzata da ampi finestroni ad arco posti alla sommità.
Abbazia e Chiesa furono RESTAURATE NEL SEICENTO ed un altro grande restauro è oggi in corso e - tra sospensioni e riprese dei lavori - porterà prima o poi a far assomigliare questo complesso a quello dell’epoca del massimo splendore (forse si presenterà qualche problema di proficuo riutilizzo del complesso ).


TRA GLI ALTRI SITI DI INTERESSE non lontani dall'Abbazia di San Salvatore si trovano Rocca Sinibalda (grandioso Castello Sforza Cesarini) e la pittoresca area dei Laghi del Salto e del Turano (con l'antica Antuni); a Petrella Salto sorge la Rocca testimone del parricidio di Beatrice Cenci. Non distante è il capoluogo Rieti (Quartiere Medioevale e resti romani) che è l'epicentro della Valle Santa Reatina (storici Conventi-Santuari Francescani).




Per informazioni:
L’Abbazia si trova tra i paesi di Concerviano e Longone Sabino e più precisamente presso la strada provinciale che va dalla frazione di Vaccareccia a quella di Pratoianni; a metà di questa strada si scorge in lontananza - in basso - l’Abbazia la quale si raggiunge prendendo (da un bivio segnalato) una strada vicinale, lunga circa un chilometro e mezzo.
Informazioni per eventuali visite si chiedono al Comune di Concerviano (tel. 0765-714020 ).

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