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    VILLA GRAZIOLI a GROTTAFERRATA    


 

Comune: Grottaferrata
Categoria : castelli e antichi borghi Tipo : ville storiche

Villa Grazioli è una delle dieci VILLE TUSCOLANE e sorge nel territorio comunale di Grottaferrata. Queste sono una serie di lussuose residenze costruite dalla nobiltà papalina tra il cinquecento ed il seicento nella zona detta ‘del Tuscolo’ (perché anticamente qui sorgeva, sull’omonimo Monte, il sito romano di Tusculum) già luogo prediletto per gli ozi dei patrizi romani.
La Villa Grazioli è una costruzione molto armoniosa che conserva il fascino e la dignità di un palazzo signorile mirabilmente conservato in un luogo isolato, verde e panoramico. Questa villa è adibita ad attività ricettive e congressuali, ma è una dalle poche facilmente visitabile, grazie alla disponibilità della gestione.



Nella foto: GROTTAFERRATA -VILLA GRAZIOLI: il prospetto (foto Giò Vitullo)


AMBIENTE E STORIA DELLE VILLE TUSCOLANE
La Villa Grazioli è una delle c.d. "VILLE TUSCOLANE" ed in particolare una delle due (l’altra è Villa Muti) che si trovano nel territorio di Grottaferrata (sei sono a Frascati e due a Monte Porzio Catone).
Questa zona, detta del ‘ Tuscolo’ (perché sottostante allo storico Monte Tuscolo) fa parte della più ampia area dei Colli Albani (una serie di verdi colline vulcaniche immediatamente a Sud di Roma), area detta anche ‘dei Castelli Romani’. L’origine del nome ‘Castelli Romani’ risale al medioevo (ai tempi della cattività avignonese) quando numerose famiglie patrizie della capitale si erano costruite castelli e fattorie fortificate in questa zona notoriamente fertile, che quindi le teneva lontane dalla povertà incombente sulla capitale.
Ad iniziare dal cinquecento le famiglie della cosiddetta Nobiltà Papale ‘migliorarono’ i loro castelli nel ‘Tuscolano’, iniziando a costruire delle lussuose residenze per gli ozi estivi (o, meglio, per il raccoglimento e la preghiera). Esse finirono col diventare un vero e proprio Status Symbol e per questo furono incaricati grandi architetti; non tutte le ville sono giunte fino a noi (alcune distrutte dalla guerra, altre non più riconoscibili perché assorbite nei tessuti urbani) ma molte di esse sono giunte ai nostri giorni con un buon livello di conservazione.
Ancora oggi quest’area costituisce una meta privilegiata dai romani per le sue attrattive paesaggistiche (boschi e laghi vulcanici) e peculiarità enogastronomiche. L’intera area fa parte del Parco Regionale dei Castelli romani che comprende, oltre il Monte Tuscolo (650 m.s.l.m., scavi archeologici), i territori di tutti i comuni dell’area (compreso Castelgandolfo, dove sorge il complesso delle Ville Pontificie che, per origini ed architetture, avrebbero buone ragioni per figurare tra le c.d. Ville Tuscolane).
Grottaferrata è situata sul versante romano dei Colli Albani, a 350 m.s.l.m., con vista sulla Campagna Romana - fino al mar Tirreno - e Villa Grazioli è costruita ad una quota di un centinaio di metri ancora più in alto, tanto da dominare un vasto panorama anche sugli abitati circostanti.


STORIA e STRUTTURA della VILLA

…Cenni Storici
Fino all’acquisto da parte dei Grazioli, la villa era chiamata Villa Montalto. Sorge in alto rispetto all’abitato di Grottaferrata (ed a quello di Frascati, il cui confine comunale è molto vicino) ed è una villa -palazzo cinquecentesca, circondata da un grande parco; essa è - tra le ville tuscolane - una delle più belle architettonicamente ed una delle più ricche a livello decorativo.
Essa fu costruita dal cardinale Antonio Carafa nel 1580; in uno scritto di Papa Gregorio XIII (si, proprio lui , quello che promulgò, in un’altra Villa da queste parti, il Calendario Gregoriano) si legge che il Cardinale ‘ si è costruito una villa nell’Agro Tuscolano avendo in animo non tanto di abbandonarsi agli agi quanto piuttosto di attngere, nella tranquillità, ai celesti nutrimenti dello spirito’.
Quando nel 1591 il Carafa mori, la Villa passò in eredità al Cardinale Ottavio Acquaviva d’Aragona che diede il via alla decorazione degli interni, lavoro che si protrasse per tutto il seicento e oltre. Infatti in questo periodo la villa passò nelle mani di famiglie diverse ( dai Taverna, ai Peretti Montalto - di cui mantenne per molto tempo il nome -ai Savelli, agli Odescalchi) e molte di queste provvidero ad arricchire le decorazioni della Villa e non solo. Infatti gli Odescalchi nel 1683 apportarono anche una sostanziale modifica all’assetto architettonico del fabbricato.
Nel 1833 la villa passò al Collegio di Propaganda Fide; poco dopo la villa (fino ad allora conosciuta come Villa Montalto) fu acquistata dalla famiglia Grazioli, di cui assunse ufficialmente il nome. Il duca Pio Grazioli nel 1870 promosse nuovi lavori di ampliamento e riassetto architettonico che portarono all’attuale aspetto esterno.
Villa Grazioli scampò miracolosamente alle distruzioni dei bombardamenti della II Guerra Mondiale (considerato che uno degli obiettivi del disastroso bombardamento di Frascati dell’ 8 settembre del ‘43 era proprio questa villa) ma subì i danni dell’occupazione da parte di senzatetto e dell’incuria del dopoguerra (durata circa 40 anni!).
Dal 1987 la società Villa Grazioli s.r.l. ne ha curato il restauro, destinandola ad attività congressuali e ricettive.
…La VILLA GRAZIOLI oggi
La Villa si presenta come un armonioso complesso a struttura regolare e simmetrica, disposto su due piani ed un piano terreno lievemente rialzato; un grande salone d’ingresso che si apre sul giardino con ampie porte finestre ad arco.
Praticamente tutte le stanze e saloni del piano terreno e del primo piano sono arricchite con preziosi affreschi eseguiti da noti artisti; anche le porte e gli arredi hanno l’aria di essere originali ocomunque dì’epoca Sicuramente il lungo salone del primo piano (la Galleria Pannini, lunga ben 19 metri) costituisce un vero capolavoro di pittura murale; Giovanni Paolo Pannini, eseguendo il lavoro commissionatogli dagli Odescalchi nel 1737, volle simulare un loggiato aperto dipingendo l’intera volta e le pareti della galleria con una profusione di motivi architettonici e arboreo-floreali e con richiami mitologici.
La visita agli ambienti più suggestivi (consentita cortesemente dai responsabili della gestione del complesso) consente di ammirare nei dettagli questa importante testimonianza di storia dell’architettura italiana ed uno dei più bei complessi ricettivi del nostro Paese, apprezzando anche un esempio di proficua collaborazione fra il privato e la competente Soprintendenza.




Per informazioni:
Per raggiungere Villa Grazioli (seguire le indicazioni per Park Hotel Villa Grazioli) occorre raggiungere Grottaferrata e percorrere il Viale XXXIV Maggio (è un tratto della Strada Regionale 218) in direzione Frascati; lungo questo Viale si incontra via Umberto Pavoni, una stradina in erta salita alla cui sommità si trova la Villa.
Il Viale in basso è percorso da Bus Cotral Frascati-Grottaferrata (provenienti anche da Roma: terminal alla Stazione Metro A- Anagnina). Visite sono consentite gentilmente dalla Villa Grazioli s.r.l., per Info +39 06945400, www.villagrazioli.com
L’indirizzo ufficiale è: Via Umberto Pavoni, 19, Grottaferrata (RM)

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