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    VILLA di COLLESECCO di COTTANELLO (resti)    


 

Comune: Cottanello
Categoria : archeologia romana e/o protolaziale Tipo : aree termali / ville

In un declivio di campagna piuttosto desolato, nella verde vallata sotto Cottanello si trovano i resti di una grande Villa Rustica romana (tipologia ricorrente nell' antica Sabina, dove molti patrizi romani si stabilirono per esercitare fiorenti attività agricole).
Collesecco è apparso ai ricercatori un toponimo molto indicativo delineando un'area in cui la vegetazione cresceva a stento date le sottostanti presenze murarie; le strutture riportate alla luce costituiscono solo una parte dell'intero complesso.



Nella foto: COTTANELLO - VILLA DI COLLESECCO: Mosaico della Rondine (foto L. Frigerio)


AMBIENTE E STORIA
Il sito si trova su un lieve declivio ai piedi di Cottanello e dei sovrastanti Monti Sabini, nel loro versante Ovest, quello opposto alla Valle Reatina (sull'altro versante, quello reatino, si trovano alcuni dei luoghi più famosi del Cammino di Francesco come i Conventi di Greccio e Fonte Colombo). La zona è molto pittoresca e dai sereni panorami che si spingono fino al vicino confine umbro; presso il paese capoluogo si trovano le cave (abbandonate) del marmo detto appunto MARMO DI COTTANELLO, noto nell'antichità e molto impiegato a Roma (anche nella fabbrica di San Pietro ).
La VILLA fu scoperta nel 1968 nella frazione di COLLESECCO (il toponimo della contrada è evocativo di luogo arido e pietroso) da un locale appassionato di archeologia; essa, in parte scavata negli anni '70-80, è tuttora oggetto di ulteriori esplorazione con probabile proseguimento degli scavi. Il nome stesso del paese di Cottanello è evidentemente collegato a questa Villa che fu voluta dalla potente famiglia senatoriale degli Aurelii Cottae (Aurelio Cotta è ricordato come il COSTRUTTORE DELLA ANTICA VIA AURELIA) ed essa appartenne sicuramente al generale Lucio Arunculeio Cotta che morì combattendo per Cesare nel 54 a.C..
La costruzione di GRANDI VILLE RUSTICHE IN SABINA conseguì alla trasformazione dell'assetto socio-economico della regione avvenuta dopo la conquista del territorio da parte di Manio Curio Dentato (290 a.C.), al termine della terza guerra sannitica. Infatti allora NACQUERO I GRANDI POSSEDIMENTI DELLE FAMIGLIE PATRIZIE destinati a colture specializzate (vite, olivo, frutta) per il mercato dell'Urbe.

GLI SCAVI DELLA VILLA DI COLLESECCO
Mentre ormai si è inquadrata la planimetria dell'intero complesso LE PARTI SCAVATE DI QUESTA VILLA (circa 700 mq) forse costituiscono solo un quarto dell'intero complesso. Le campagne di scavo dell'ultimo periodo, in specie nel 2014, sono caratterizzate dall'interesse di molti Enti ed Istituti Italiani e stranieri che hanno fatto di questo scavo una grande occasione di studio archeologico e di didattica.
La Villa si caratterizza come una DOMUS AD ATRIO (di tipo tuscanico) con un GRANDE NUMERO DI AMBIENTI - diposti in senso assiale - con portico, peristilio (ornato a colonne), triclinium, cubicula ed ambienti di servizio oltre ad una vasta ZONA TERMALE, il tutto raccordato da corridoi. Esistono MOLTI AMBIENTI DECORATI, specie nei pavimenti, con mosaici variegati anche con qualche innesto nel particolare marmo rosato delle antiche (e vicine)cave.
La Villa, secondo quanto precisato dalla D.ssa Giovanna Alvino (della DGBA Lazio), fu REALIZZATA IN PIU' FASI CARATTERIZZATE DA DIFFERENTI TECNICHE COSTRUTTIVE: una prima fase tra la fine del II ed il I sec. a.C. (caratterizzata dall'OPUS INCERTUM) cui seguì una seconda fase, compresa tra la fine del I sec. a.C. e la prima metà del I sec. d.C., corrispondente ad un radicale cambiamento nell'impianto del complesso con la realizzazione del peristilio e di ambienti di rappresentanza pavimentati a mosaico (fase caratterizzata dall'OPERA QUASI RETICOLATA e dall'utilizzo del calcare locale e della PIETRA ROSSA DI COTTANELLO); l'ultima fase, molto più tarda, è contraddistinta dall'OPERA VITTATA presso il peristilio con trasformazione di questo ambiente e con la chiusura di alcuni accessi alla zona porticata. I reperti marmorei e fittili attinenti alla Villa sono ora presso il MUSEO ARCHEOLOGICO DI RIETI.


TRA GLI ALTRI LUOGHI DI INTERESSE, non lontani dalla Villa di Cottanello, si segnalano le storiche cave del Marmo di Cottanello (famoso nell'antichità), la piccola città morta di Castiglione in Sabina (ambedue nello stesso comune di Cottanello) e, verso Torri in Sabina, i resti della Città di Forum Novum nonché la piccola città morta di Rocchettine. Attraversati i Monti Sabini, in direzione Rieti, si possono raggiungere tutti i Conventi-Santuari Francescani della Valle Santa Reatina, il Centro Medioevale di Rieti con il Ponte Viadotto di Rieti Sotterranea (v. Rieti) e - proseguendo sulla Via Salaria verso l'Abruzzo - i resti delle Terme o Villa di Vespasiano a Cotilia (v. Cittaducale) e delle Terme o Villa di Tito a Cotilia (v. Castel Sant'Angelo).




Per informazioni:
La Villa si trova presso la campestre Via di Collesecco, nella vallata sottostante il centro storico di Cottanello. L' area archeologica è recintata e chiusa al pubblico e poco è visibile dall'esterno.
INFO www.comunecottanello.it; per visite sig. L. Colletti 3382843443

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