Comune: Fiumicino
Categoria : archeologia romana e/o protolaziale Tipo : catacombe / necropoli

Questa necropoli pagana romana, dal colore rosato dei suoi sepolcri in laterizio, si trova (miracolosamente intatta) nella zona agricola di Fiumicino, in un luogo appartato e silenzioso pur non distante da una strada di scorrimento veloce.
I piccoli edifici sepolcrali in mattoni - rimasti insabbiati per secoli e così scampati alla distruzione - sono ancora dotati di commoventi iscrizioni dedicatorie e di decorazioni; il tutto presenta un aspetto suggestivo e, nello stesso tempo, insolitamente sereno per luoghi di questo genere.

Nella foto: FIUMICINO - NECROPOLI DELL'ISOLA SACRA: una piazzetta fra i sepolcri AMBIENTE E STORIA Il nome della zona (ISOLA SACRA) - dove sorge questo Sepolcreto - designa UN'AREA TRIANGOLARE RACCHIUSA FRA IL TEVERE, LA SUA DIRAMAZIONE ARTIFICIALE (Canale di Fiumicino) E LA COSTA TIRRENICA. Al tempo dei romani si chiamava Insula Portuensis ma nel VI sec. d.C. (per la presenza di molte testimonianze cristiane nel territorio) prese l'appellativo di 'Sacra'. LA CITTA' DI PORTO era il centro che, sorto a fianco del nuovo Porto di Claudio, AVEVA GRADUALMENTE SOSTITUITO L'ANTICA OSTIA quale principale appoggio alle attività marittime; essa a partire dal I sec. a.C., raggiunse un grande sviluppo, come testimoniano le cospicue rovine che circondano quell'area portuale. L' Insula Portuensis dei romani era attraversata da una IMPORTANTE STRADA di comunicazione che univa la città di Porto con l' antica Ostia; furono GLI ABITANTI DI PORTO CHE, A LATO DI QUESTA STRADA, EDIFICARONO LA LORO NECROPOLI. LA NECROPOLI DELL'ISOLA SACRA (o DI PORTO) Il complesso che oggi possiamo ammirare, riportato alla luce con grande cura comprende tombe che vanno dal I fino al III sec. d.C.: essa è MOLTO SUGGESTIVA (nel suo uniforme colore rosa laterizio) ed in sorprendente stato di conservazione, per merito anche dell'insabbiamento cui fu soggetta data la prossimità del Tevere e della sua foce. Le tombe sono allineate lungo percorsi paralleli alla strada principale (basolata); nei filari prossimi ad essa sorgono tombe di III sec.d.C., costruite sopra preesistenti sepolcri del I sec.; alle loro spalle vi sono le tombe di II sec.. GLI EDIFICI SONO RAGGRUPPATI IN PICCOLI ISOLATI, separati da aree verdi, piazzette e stradine di passaggio. La tipologia prevalente è quella delle TOMBE FAMILIARI con una grande camera quadrata che accoglie diverse sepolture (spesso promiscue, sia ad incinerazione che ad inumazione). Ottimamente conservate sono anche le iscrizioni dedicatorie che, in modo commovente, ci mostrano tracce dei legami familiari ed anche la gratitudine di liberti verso gli ex padroni, in un quadro di grande civiltà. Numerose sono, apposte sulle facciate di molte tombe, le RAFFIGURAZIONI IN TERRACOTTA RIGUARDANTI I MESTIERI (generalmente artigiani, bottegai o anche grandi commercianti, data la vicinanza agli scali portuensi) esercitati in vita dagli ospiti di questa necropoli. Curioso è lo sviluppo di ELEMENTI AGGIUNTIVI DESTINATI AI BANCHETTI COMMEMORATIVI (biclinia, pozzi e forni di cottura dei cibi conviviali). NELLE VICINANZE DELLA NECROPOLI DELL'ISOLA SACRA, si segnalano, oltre ai limitrofi Porti di Claudio e di Traiano (v. Fiumicino), la Città di Ostia Antica (v. Roma Area Ostiense/Colombo) con l'adiacente, imponente, Castello di Giulio II nonché, nella Pineta costiera, i resti della Villa c.d. di Plinio a Catelfusano.