Comune: Norma
Categoria : archeologia romana e/o protolaziale Tipo : abitati / città

Su un roccioso promontorio dei Monti Volsci-Lepini, dominante la Piana Pontina, sorgono i resti di questa città di età repubblicana la cui esistenza fu drammaticamente interrotta in epoca antica per mano dei suoi stessi abitanti.
Su questo grande terrazzamento, dal panorama incomparabile è presente un esempio di struttura cittadina di età repubblicana piuttosto completo e senza grosse manomissioni, anche se con resti monumentali abbastanza modesti.

Nella foto: NORMA - CITTA' DI NORBA: una strada della città AMBIENTE E STORIA La vasta area archeologica che ospita le rovine dell'Antica Norba è situata su un ALTO PIANORO CHE DOMINA, affacciandosi a strapiombo, LA PIANA PONTINA; quasi sotto questo precipizio si trova la famosa OASI-CITTA' MORTA DI NINFA. Per questa particolare collocazione, i terrazzamenti della città di Norba sono oggi utilizzati come base di lancio per gli appassionati di parapendio. In questo sito archeologico sono documentati insediamenti protostorici e l'origine della città è databile al VII sec. a.C.: essa fece parte della CONFEDERAZIONE ALBANA, ostile a Roma la quale però - nel 492 a.C., dopo aver sconfitto i Latini al Lago Regillo - la assoggettò come Colonia. NORBA SI INGRANDI' E PROSPERO' PER LUNGO TEMPO NELL'ETA' REPUBBLICANA, MA LA SUA VITA SI INTERRUPPE TRAGICAMENTE NELL'ANNO 81 a.C.. Avendo essa parteggiato per Mario nella guerra contro Silla, pagò le conseguenze della sconfitta del suo alleato. Infatti Norba fu considerata da Silla come un COVO DI TRADITORI e, mentre le truppe di Lepido stavano marciando per distruggerla, GLI ABITANTI INCENDIARONO - LORO STESSI - LA LORO CITTA'. Anzi si narra che essi si siano uccisi l'un l'altro per evitare di essere catturati: se fosse vero saremmo di fronte ad un 'caso Masada' con due secoli di anticipo… Comunque qualche forma di vita sopravvisse: Plinio il Vecchio la menziona ancora nell'elenco delle città del Latium. Nel 771 d. C. il sito doveva ancora godere di un certo interesse, dato che fu oggetto di una donazione dell'Imperatore di Bisanzio a Papa Zaccaria; è certo però che nel corso dei secoli successivi I residui abitanti andarono a popolare la vicina NORMA o si trasferirono in pianura, a NINFA. LE ROVINE DI NORBA OGGI Della città di Norba attualmente si conserva una notevole parte della Cinta Muraria, in opera poligonale minore (con tre Porte risalenti al IV secolo a.C. tra cui la Porta Maggiore) ed una rete di strade interne, anche basolate, che si intersecano secondo il classico schema ortogonale. I bassi resti di vari edifici si affacciano su questo reticolo viario con tracce di due piccole Acropoli e di Templi; il tutto fa di questo sito UN CONSISTENTE ESEMPIO (NON MANOMESSO) DI URBANISTICA ROMANA A PIANTA REGOLARE. Anche se le rovine non contengono edifici di rilievo ovvero colonnati e mosaici, come in altre aree urbane della stessa epoca, l'atmosfera di questo luogo isolato e silenzioso (vera e propria terrazza su un immenso panorama che guarda verso il Mar Tirreno ed il mitico Circeo) è particolarmente suggestiva. Nel centro storico del capoluogo comunale (NORMA) si trova un piccolo Museo, molto curato anche dal punto di vista didattico, che custodisce reperti del sito (nonché un caratteristico antico MAGAZZINO OLEARIO di pertinenza dello storico palazzo che lo ospita). A Norma esiste anche un interessante Museo del Cioccolato. NELLE VICINANZE DI NORMA, oltre al bel sito di Ninfa, si segnalano - verso Nord sullo stesso versante dei Monti Volsci Lepini - i Resti Urbani di Cori Romana (v. Cori) e, verso Sud, l'Abbazia di Valvisciolo ed il Castello Caetani (v. Sermoneta), gli Archi di San Lidano (v.Sezze), i resti della Città di Privernum, la grande Abbazia di Fossanova ed il Quartiere Medioevale di Priverno (v. Priverno); nella piana presso la Via Pontina si trovano i resti della Città di Satricum (v.Latina) e la Via Romana alla Pineta della Campana (v. Nettuno).