Comune: Grottaferrata
Categoria : archeologia romana e/o protolaziale Tipo : anfiteatri / mausolei / templi / portici

All'interno dell'area del complesso abbaziale di S. Maria di Grottaferrata (che sorge nella zona dei Castelli Romani) si trova un grande porticato semi-sotterraneo di epoca romana.
Questo Criptoportico era in realtà una struttura di sostruzione di una grande villa romana che esisteva nell'area dove poi fu eretta l'Abbazia. Il nome stesso del Santuario e della cittadina che lo ospita pare derivi da una cripta chiusa da inferriate dell'antico complesso romano.

Nella foto: GROTTAFERRATA - CRIPTOPORTICO DELL'ABBAZIA: fuga di arcate AMBIENTE E STORIA L'Abbazia di S.Maria, storico monastero fortificato, si trova al limite della cittadina di Grottaferrata. Siamo sui Colli Albani, colline di origine vulcanica a Sud della Capitale, di grande interesse oltre che paesaggistico (con i loro boschi e pittoreschi laghi) anche archeologico e storico in generale. Il grande PORTICATO ROMANO SEMISOTTERRANEO di Grottaferrata sorge sotto il livello di costruzione dell'attuale complesso abbaziale di S. Maria di Grottaferrata (vedi lazioturismo.it - home - Abbazie) fondata nel 1004 da S. Nilo nell'area di una Villa romana, donata al monaco fondatore dal Conte di Tuscolo. Questo Criptoportico - accessibile dal cortile-giardino (in genere chiuso al pubblico) laterale alla Chiesa Abbaziale - è la traccia più concreta di quell' ANTICA VILLA ROMANA (ormai totalmente scomparsa) e risulta edificato principalmente quale struttura di sostegno a tale villa. Si è molto discusso sul personaggio cui era appartenuta quella residenza; alcuni individuavano in essa la residenza tuscolana di Cicerone (ma quante ne aveva….) ma il Nibby sostenne che questa fosse una VILLA DI LUCULLO. La Villa era comunque stata edificata in epoca repubblicana (I sec.a.C.) sopra un preesistente insediamento di una popolazione locale, di cui sono state trovate tracce (sepolture). IL CRIPTOPORTICO DI GROTTAFERRATA Nota era l'abilità degli architetti romani nel realizzare strutture necessarie alla stabilità di terrapieni (grandi esempi: il Tempio della Fortuna Primigenia a Palestrina e, di epoca successiva, i Mercati Traianei a Roma) conferendogli dignità e bellezza e rendendole comunque fruibili a prescindere dalla necessità primaria per cui erano concepite. Quest' opera infatti si sviluppa come un LUNGO CORRIDOIO PORTICATO, costituente contemporaneamente una struttura di sostegno ed UNA MAESTOSA PASSEGGIATA COPERTA che si affaccia, con arcate o finestre, sull'amena vallata sottostante. Gran parte degli studiosi attribuiscono alla stessa epoca della Villa anche l'ambiente che si trova all'inizio della navata destra della Chiesa Abbaziale, la cosiddetta "vetus aedicula". E' questa la piccola struttura, in blocchi di peperino rivestiti di intonaco affrescato, che presenta finestre chiuse con inferriate (CRYPTA FERRATA) dalle quali deriverebbe il nome del Monastero e, secoli dopo, del centro abitato sviluppatosi nei pressi (Grottaferrata). Per quanto attiene alla raccolta di reperti archeologici del territorio, presso l'Abbazia esiste da tempo un Antiquarium ed è in allestimento un Museo Archeologico statale che sembra si presenti molto interessante anche dal punto di vista didattico. NELLE VICINANZE DELL'ABBAZIA DI GROTTAFERRATA, a parte le mete paesaggistiche dei c.d. Castelli Romani (lagni vulcanici), si segnalano, oltre alle Catacombe ad Decimum (v. Grottaferrata), il Criptoportico del Barco Borghese e le rovine della Città di Tusculum (v. Monte Porzio Catone), l'Eremo Tuscolano, i Resti Urbani di Albano Romana e la Catacomba di San Senatore (v. Albano), la Via Sacra al Monte Cavo (v. Rocca di Papa); di grande interesse storico-architettonico sono il Palazzo Chigi di Ariccia e la numerosa serie di Ville Tuscolane (poste nei comuni di Grottaferrata, di Monte Porzio e, soprattutto, di Frascati).