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    CITTA' e TREDICI ARE di LAVINIUM (resti)    


 

Comune: Pomezia
Categoria : archeologia romana e/o protolaziale Tipo : abitati / città

Questo sito, posto su una altura che anticamente si trovava sulla costa tirrenica (ora è nell'entroterra ad un paio di chilometri dal mare) è uno dei luoghi più importanti per l'archeologia romano-laziale. Infatti qui, sulla costa, sarebbe avvenuto lo sbarco di Enea e la circostanza fu ricordata nell'antichità con l'erezione di tangibili testimonianze.
Sulla collina sorgeva la città (Lavinium) fondata dall'eroe, di cui sono ancora oggi in corso gli scavi.
L'area è stata per secoli miniera di reperti votivi fittili provenienti dai santuari (esposti nel locale Museo di Lavinium e nei musei romani).



Nella foto: POMEZIA - LAVINIUM: scorcio delle famose Tredici Are, al riparo di una (utile, ma brutta) tettoia (foto G. Poloni)


AMBIENTE E STORIA
Siamo su un'altura da cui si guarda la Costa Tirrenica immediatamente a Sud di Roma: giù in basso il litorale è completamente occupato da una fila ininterrotta di insediamenti residenzial-balneari costruiti senza una decente progettazione urbanistica (si è persa l'occasione di farne delle presentabili cittadine costiere, degne di questo nome). L'antica Lavinium si trova nell'entroterra di questo litorale, ad un paio di chilometri dall'attuale linea costiera (che NELL'ANTICHITA' ERA MOLTO PIU' VICINO). Siamo ad una trentina di km a Sud di Roma, vicino al pittoresco Borgo di Pratica di Mare.
Questo è stato da sempre considerato LUOGO PROSSIMO ALL' APPRODO DI ENEA NEL LAZIO e qui si trova oggi una grande area Archeologica. Enea sarebbe sbarcato in una piccola laguna costiera formata dal fiume Numico (ora però è tutto scomparso).Gran parte del merito del salvataggio di questa zona va al divieto di edificazione posto per la vicina Base Aeronautica di Pratica di Mare (tutti la conoscono per le previsioni del Centro Meteorologico AM e per la logistica dei Vacini anti-Covid ma essa è importante anche per ben altre ragioni).
L'AREA ARCHEOLOGICA DI LAVINIUM COPRE UN ARCO TEMPORALE MOLTO AMPIO che va dalla protostoria laziale ai primi anni dell'Impero. Il luogo è infatti particolarmente legato alla LEGGENDA DI ENEA ed al culto dell'eroe da parte delle popolazioni latine prima e dei romani poi (che consideravano ENEA PADRE DEI PADRI DELLA PATRIA). L' Area è - non solo virtualmente - divisibile in DUE PARTI: in una zona (nella piana in basso) si trovano le testimonianze anche arcaiche direttamente legate al SACRO CULTO DI ENEA e, nell'altra (sull'altura) i resti di una CITTA' LATINO-ROMANA (LAVINIUM).
La città di Lavinium sarebbe stata fondata dallo stesso Enea (che QUI' PORTO' I PENATI DELLA DISTRUTTA TROIA); secondo Dionigi D'Alicarnasso, il luogo preciso gli fu indicato da una SCROFA GRAVIDA che stava partorendo ben trenta porcellini. Il figlio Ascanio poi sarebbe da qui partito per andare verso i colli a fondare Alba, città che, a sua volta, avrebbe originato Roma. Da qui l'importanza che i Romani diedero a questo luogo così legato alle origini dell'Urbe.

L'AREA ARCHEOLOGICA DI LAVINIUM OGGI
Mentre l'AREA SACRA è ormai abbastanza esplorata, la CITTA' DI LAVINIUM è tuttora in corso di scavo e di essa sono stati messi in luce resti delle strutture abitative mentre si ricercano le tracce dell'Oppidum latino (Lavinium infatti, come riferito dallo stesso Dionigi, un tempo era stata LA METROPOLI DEI LATINI).
Le testimonianze più affascinanti restano quelle della zona sacra, relative al CULTO DEGLI DEI E DELL' EROE FONDATORE. Sono infatti venuti alla luce diversi luoghi dedicati a questi culti ed in particolare i RESTI DELL' HEROON (del VII a. C.) ed il SANTUARIO c.d. DELLE TREDICI ARE. Queste Are (recentemente ne è stata scoperta una quattordicesima) erano altari di tufo (dipinti di rosso acceso, si dice) dedicati alle città man mano fondate.
Nella Fossa Votiva di un altro Santuario (quello di Minerva, ad est della città) fu invenuta una STRABILIANTE QUANTITA' DI TERRECOTTE, ora in parte custodite presso il vicino e SPLENDIDO MUSEO DI LAVINIUM allestito dal Comune di Pomezia (attrezzato per una conoscenza completa della storia e delle testimonianze del luogo). In tempi recenti, la scoperta e gli scavi del sito di CASTRUM INUII, sulla stessa costa ma una ventina di km più a Sud, ha posto qualche dubbio su alcuni aspetti del collegamento stretto tra il sito di Lavinium e la leggenda-tradizione di Enea.


NELLE VICINANZE DI LAVINIUM, oltre al borghetto medioevale di Pratica di Mare, si segnalano, presso la costa a Nord, verso Ostia, i resti della c.d. Villa di Plinio a Castelfusano, la grande area archeologica di Ostia Antica con il vicino Castello di Giulio II (v. Roma zona Ostiense/Colombo), la Necropoli dell'Isola Sacra ed i resti dei Porti di Claudio e di Traiano (v. Fiumicino) e, sulla costa Sud, i resti di Castrum Inuii (v. Ardea), Tor Caldara con la sua Riserva Naturale ed i resti della Villa di Nerone (v. Anzio).




Per informazioni:
Il sito di Lavinium si trova all'altezza del Borgo di Pratica di Mare. Esso è in area di proprietà privata ed accessibile solo con speciali autorizzazioni.
INFO DGBA 063265961 ovvero Museo Lavinium 0691146500 museocittadipomezia@comune.pomezia.rm.it

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