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CATACOMBA AD DECIMUM
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Comune: Grottaferrata Categoria : archeologia romana e/o protolaziale Tipo : catacombe / necropoliL'attuale Via Anagnina, che sale da Roma verso i Colli Albani, ricalca il X miglio della strada antica poco prima di Grottaferrata (graziosa cittadina dei Castelli Romani), nel punto in cui - biforcandosi attorno ad una collina - diventa a senso unico. Appena passata la biforcazione, sulla sinistra della strada si scorge un cancelletto con un piccolo viale ornato da cipressi che porta ad una casupola: è questo l’ingresso di una delle poche catacombe romano-cristiane fuori del territorio della Capitale. Non è una grande necropoli, ma presenta grande interesse per la sua sostanziale integrità (perché rimasta nascosta per quasi quindici secoli) e per il gran numero di iscrizioni in latino e greco che si conservano nel loro stato originario
Nella foto: GROTTAFERRATA - CATACOMBA AD DECIMUM: veduta dell’ingresso
AMBIENTE E STORIA Siamo sui primi rilievi dei COLLI ALBANI (detti Castelli Romani) area di grande pregio paesaggistico appena a Sud di Roma. Nei tempi antichi (e non solo) QUESTA ERA UNA ZONA RICCA DI VILLE DI PATRIZI ROMANI che si erano dedicati alla messa a frutto di questi fertili terreni ed in specie alla COLTURA DELLA VITE (che ancora oggi contribuisce alla fama dei Castelli Romani). La NECROPOLI SOTTERRANEA PALEOCRISTIANA detta "AD DECIMUM" si trova al X miglio dell'antica Via Latina (ora S.P. Anagnina, strada che conduce, da Roma a Grottaferrata) nel territorio comunale di GROTTAFERRATA. Infatti l'attuale Via Anagnina in questo tratto ricalca il percorso dell'antica Via Latina, unica strada che collegava Roma alla Campania (attraverso la Valle del Sacco-Liri) prima che fosse costruita la Via Appia che correva presso la costa Tirrenica. Qui vicino, anticamente, c'era un incrocio stradale importante perché la Via Latina intersecava la Via Valeria (attuale Via della Cavona); il riferimento è attestato da un cippo miliare dell’età di Massenzio che fu rinvenuto - qualche secolo fa - nelle vicinanze (al km 6 dell’odierna provinciale). Qui si trovava una 'STAZIO' DELLE POSTE ROMANE e l’abitato di una comunità che ne era al servizio; poco discosto, c'era un grosso villaggio (VICUS ANGUSCULANUS) che ospitava gente che lavorava i terreni delle ville. Fu proprio questa Comunità dei Decimiensi che, VERSO LA FINE DEL III SECOLO diede origine alla Catacomba e la utilizzò fino ai primi del V secolo. Il sepolcreto FU SCOPERTO CASUALMENTE solo nel 1905, in occasione di uno scasso agricolo del terreno sovrastante e fortunatamente si riuscì per tempo (per merito della vicina Abbazia di S.Nilo) a salvarlo da devastazioni, per cui uno dei suoi più grandi pregi è la SOSTANZIALE INTEGRITA'. Ancora in anni recentissimi è stato sventato un tentativo di edificazione di un albergo proprio sull'area archeologica.
LA CATACOMBA 'AD DECIMUM' Il sepolcreto si sviluppa a nove metri di profondità e si compone sostanzialmente di DUE GALLERIE PARALLELE in cui si innestano bracci minori, per una estensione totale di circa 250 metri. La catacomba è scavata in un banco di scuro tufo peperino, una pietra tipica dei Castelli Romani e - cosa insolita per le necropoli - LE GALLERIE AVEVANO LA VOLTA (A BOTTE) INTONACATA, anche se solo poche tracce di intonaco sono ancora visibili. La tipologia delle tombe è molto variegata, dai comuni LOCULI A PARETE fino a piccoli monumenti e TOMBE AD ARCOSOLIO. Il sepolcreto conserva un discreto numero di affreschi anche pregevoli (purtroppo solo alcuni si sono salvati dai danni dell'umidità), ma soprattutto MOLTE ISCRIZIONI ED EPITAFFI. Queste scritte (in latino o greco), apposte sulle lapidi ovvero sulle malte di sigillatura, costituiscono una PREZIOSA TESTIMONIANZA SULLA EVOLUZIONE DELLA SCRITTURA nel paio di secoli di utilizzo della Catacomba. La Catacomba Ad Decimum è di proprietà del Vaticano; grazie all’opera dei volontari del locale Gruppo Archeologico Latino ne è assicurata la visita in determinati giorni. Nei pressi della Catacomba si è rinvenuto un ipogeo detto delle Ghirlande, con due sarcofagi di grande pregio (di Carvilio Gemello e di sua madre Ebuzia Quarta) che troveranno sistemazione in uno spazio museale presso l’Abbazia di Grottaferrata.
NELLE VICINANZE DEL SITO AD DECIMUM, oltre all' Abbazia Greca di Grottaferrata ed all'annesso Criptoportico Romano (v. Grottaferrata), si segnalano il Criptoportico del Barco Borghese e le rovine della Città di Tusculum (v. Monte Porzio Catone), i Resti Urbani di Albano Romana e la Catacomba di San Senatore (v. Albano Laziale), la Via Sacra al Monte Cavo (v. Rocca di Papa), il Palazzo Chigi ad Ariccia e la cospicua serie di cinque-seicentesche Ville Tuscolane (nei territori di Grottaferrata, Monte Porzio e, soprattutto, di Frascati). | |
Per informazioni: La Catacomba si trova sul lato sinistro della Via Anagnina (provenendo da Roma), prima di Grottaferrata subito dopo l’inizio del tratto a senso unico; la strada è percorsa da Bus Cotral in partenza dal capolinea Anagnina. Il luogo è recintato e le visite sono possibili solo con guida, a cura dei volontari del Gruppo Archeologico Latino (G.A.L.) generalmente la domenica (ove non coincidente con festività civili o religiose) ed eventualmente in altri giorni, ma su prenotazione; si consiglia comunque di informarsi sempre, prima di recarsi sul posto. Info visite Gruppo Arccheologico Latino www.gruppoarcheologicolatino.org tel. 06.9419665. ovvero 340 9619736.
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