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CITTA' DI PYRGI (resti)
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Comune: Santa Marinella Categoria : archeologia etrusco-romana Tipo : abitati / cittàOsservando dalla terra o dal mare l’isolata mole del Castello di Santa Severa non si immagina che esso sovrasti una importante Area Archeologica etrusco-romana, divenuta famosa negli anni sessanta per il ritrovamento della famosa coppia di Lamine d’oro di Pyrgi vera e propria Stele di Rosetta dell'Archeologia Etrusca. Queste lamine bilingui (in trusco e fenicio) attestano che Pyrgi (uno dei principali porti etruschi dedicati ai traffici con il Sud del Mediterraneo) era luogo di pacifico incontro di popoli diversi e possedeva un Santuario dedicato anche a culti sacri dei naviganti ospiti.
Nella foto: SANTA MARINELLA - PYRGI, resti del Santuario delle 'lamine d'oro' (foto Comune S. Marinella)
AMBIENTE E STORIA Siamo nella piana costiera ai lati della Via Aurelia, una cinquantina di chilometri a Nord di Roma; nell’entroterra si trovano i pittoreschi Monti della Tolfa (antiche miniere e Necropoli Etrusche). QUESTO LUOGO E’ MOLTO BELLO, IN RIVA AL MARE, sovrastato dal grande Castello Medioevale; la SPIAGGIA DI SANTA SEVERA INIZIA QUI’ ed è liberamente fruibile mentre l' Area Archeologica confina con la RiSERVA NATURALE REGIONALE DI MACCHIATONDA (250 ettari, paradiso dei BIRDWATCHERS). Il sito di Pyrgi, adiacente al mare, fu abitato dalle epoche più antiche (nel corso degli scavi del Santuario sono venuti alla luce reperti risalenti al Neolitico e all’Età del Bronzo). L’etrusca PYRGI ERA UNO DEI PORTI DI CAERE (odierna CERVETERI), potente città presso il Mar Tirreno, a cui era collegata con un' apposita strada lunga 13 chilometri. Scalo mercantile molto fiorente, era usato prevalentemente per i traffici tra l'ETRURIA e la SICILIA e la GRECIA. A servizio del Porto sorgeva UN ABITATO ED UN IMPORTANTE SANTUARIO, duplice, molto celebre nell’antichità: esso era dedicato alla DEA ILIZIA - LEUCOTEA (secondo i testi greci) cioè UNI in Lingua Etrusca ed ASTARTE, in Punico-Fenicio. Questa doppia dedica assume grande rilievo nella storia dell’archeologia. Durante gli scavi del 1964 (condotti dal Prof. M. Pallottino, grande etruscologo dell’ Università La Sapienza di Roma), nel pozzo votivo tra i due templi del Santuario, furono trovate TRE LAMINE D’ORO che riportavano la dedica del luogo sacro alle due divinità fatta dal Re di Caere, DEDICA BILINGUE (IN FENICIO ARCAICO ED ETRUSCO) che rappresenta per noi una specie di stele di Rosetta per la COMPRENSIONE DELLA LINGUA DEGLI ETRUSCHI. Da questa dedica i Romani intuirono i buoni rapporti tra gli etruschi e i punici (cartaginesi) e quindi il pericolo che una loro eventuale alleanza avrebbe comportato per loro…. L’alfabeto etrusco – il quale (derivato dal Greco) fu padre dell’alfabeto Latino e diede luogo alla PRIMA LINGUA SCRITTA DELL’EUROPA CONTINENTALE - era già ben conosciuto agli studiosi i quali però non comprendevano il significato dei termini (qui stava il MISTERO DELLA LINGUA ETRUSCA). Le lamine di Pyrgi (ora visibili al Museo di Villa Giulia in Roma) infatti permisero in parte la comprensione del significato delle migliaia di iscrizioni lasciate da questo popolo (UNA GRANDE DELUSIONE E’ POI SOPRAVVENUTA constatando che tutto il patrimonio letterario etrusco - finora decifrato - consiste in scritte rituali ed epitaffi). Dal VII sec. a. C., per tutta la durata della potenza etrusca, l’abitato ed il Santuario ebbero grande fortuna insieme alla floridezza dei commerci del Porto, fortuna che iniziò a declinare nel IV secolo con la decadenza di Caere (il tesoro del Santuario, ancora ricco, era stato saccheggiato nel 384 a.C. da DIONIGI DI SIRACUSA). Con la CONQUISTA ROMANA DEL TERRITORIO l’abitato etrusco e l’area sacra vennero inglobati (e PROGRESSIVAMENTE
SMANTELLATI) in una Colonia per la quale fu realizzato un POTENTE CASTRUM SUL MARE. Dopo anni di prosperità, anche il nuovo complesso, in epoca imperiale, iniziò (specie a causa dell’incombente malaria) un inarrestabile declino. Si arrivò alla QUASI TOTALE SCOMPARSA DI PYRGI, seguita in età medioevale, dalla COSTRUZIONE DEL CASTELLO che utilizzò a piene mani i resti delle strutture etrusche e soprattutto romane.
IL SITO ARCHEOLOGICO DI PYRGI Il Castello di Santa Severa sorge sulle MURA POLIGONALI DEL CASTRUM ROMANO, le quali sono ancora oggi ben visibili specie sul lato destro della fortezza mentre al suo interno sono sparsi (a terra o incastonati nelle strutture medioevali) reperti degli antichi insediamenti. Nel mare antistante il Castello si osservano i RESTI AFFIORANTI DELLE STRUTTURE DEL PORTO ETRUSCO. L’area archeologica di Pyrgi occupa uno spazio di circa dieci ettari; oltre alle strutture romane, sono state poste in luce le STRUTTURE ETRUSCHE DEL FAMOSO VASTO SANTUARIO (difficilmente visibili perché la zona è quasi perennemente allagata). In particolare, sono stati scavati DUE TEMPLI (detti A e B) ed un'AREA SACRA C. Il Tempio c.d. B era il più antico (di tipo greco) risalente al VI sec. a.C.. Il Tempio c.d. A (di tipo tuscanico) è della metà del V sec. a.C. (specie quest’ultimo doveva essere RICCAMENTE DECORATO, visti i notevoli reperti, specie del FRONTONE. Molti dei reperti riportati alla luce (le famose Lamine d’Oro e le decorazioni dei Templi) sono ora al Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma, ma diverse bellissime testimonianze (vasellame, altorilievi ed antefisse ed altre decorazioni con evidenti tracce di policromia) sono nel LOCALE ANTIQUARIUM DELLA SOVRINTENDENZA, all’ingresso dell’Area archeologica.
TRA GLI ALTRI LUOGHI DI INTERESSE, non lontani da Pyrgi (oltre ai Ponti Romani di Santa Marinella, nello stesso Comune) si segnalano, verso Nord, il complesso delle Terme Taurine (v. Civitavecchia), la città di Tarquinia (Quartiere Medioevale e notevoli resti etruschi tra cui l'Ara della Regina e la Necropoli di Monterozzi, famosa per le tombe dipinte); fra i monti della Tolfa, si trovano Tolfa (Rocca dei Frangipane e Necropoli) e Allumiere (Museo Mineralogico e vecchie miniere); da non perdere (prima che una lottizzazione turistico residenziale - che già gli ha fatto perdere molto del suo fascino, lo soffochi definitivamente) l'antico Borghetto del Sasso di Furbara. Verso Sud si trova la grande Necropoli della Banditaccia (v. Cerveteri). | |
Per informazioni: L’Area Archeologica di Pyrgi si trova presso il Castello di Santa Severa (frazione del Comune di Santa Marinella) al km. 52.500 della SS 1 Via Aurelia; il luogo è raggiungibile anche con Autostrada o utilizzando tutti i mezzi di comunicazione tra Roma e Civitavecchia (Bus Cotral, Ferrovia ). L’esterno del Castello si visita liberamente - comprese le mura del castrum e gli (scarsi) affioramenti del porto etrusco - mentre per le visite all’interno dell’Area Archeologica ed Antiquarium rivolgersi alla DGBA tel. 0766 570194 oppure al Museo Civico, tel 0766 570077 che effettua anche visite guidate al Castello. Avviso per i Naviganti: Porto Turistico a Santa Marinella e spiaggia attrezzata a Santa Severa.
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