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PONTE del DIAVOLO della VIA SALARIA ANTICA
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Comune: Scandriglia Categoria : archeologia romana e/o protolaziale Tipo : antiche vie / ponti / portiSia dal nome che dalle descrizioni riportate anche da molti siti web ci si aspetta di trovarsi al cospetto di un tipico Ponte stradale arcato, ma così non è: Infatti quest’opera veramente particolare consiste in una compatta struttura - briglia di sbarramento al torrente delle Vurie. L’opera aveva la funzione principale di sostegno alla strada romana, permettendole di scavalcare la stretta gola del corso d’acqua; alla sommità dello sbarramento una caditoia garantiva un sottopassaggio per le acque ed il loro ordinato convogliamento nella verde vallata sottostante.
Nella foto: SCANDRIGLIA -c.d. PONTE DEL DIAVOLO: i grandi massi costituenti il manufatto (seminascosto dalla vegetazione) e, in alto, la caditoia del Torrente delle Vurie
AMBIENTE E STORIA Fra gli uliveti dei colli sabini, sotto il BORGO DI PONTICELLI DI SCANDRIGLIA, un po’ a valle della Provinciale Salaria Vecchia, correva l’ANTICA VIA SALARIA (romana), di cui affiorano alcune sporadiche tracce. Qui si trova il cosiddetto PONTE DEL DIAVOLO, un manufatto al servizio dell’antica Via romana, che (stranamente) in alcuni siti web è descritto - con dovizia di particolari - come un ponte ad arco a tutto sesto rispondente ai canoni dei classici ponti realizzati dagli ingegneri romani; ma nulla di tutto ciò corrisponde allo stato dei fatti. In realtà QUESTA COSTRUZIONE PARTICOLARE, COMUNEMENTE INDICATA COME 'PONTE' anche dalla tradizione del luogo (che gli ha affibbiato il sinistro appellativo - 'DEL DIAVOLO' - sembra a causa dell’arditezza dell’opera non attribuibile a lavoro umano) ha ben poco a che fare con tale tipologia di manufatto stradale. Infatti, non risulta (forse perché interrato, ma, data la struttura, non se ne intravede neanche la necessità) alcuna forma di arco atto a scavalcare il corso d’acqua. Pertanto QUESTO MANUFATTO (oggi in gran parte nascosto sotto la rigogliosa vegetazione della terra sabina)ERA, PIU' VEROSIMILMENTE, UNA IMPONENTE BRIGLIA che (a mò di diga) sbarrava - in corrispondenza della strada - la valletta del Fosso delle Vurie. Essa, pertanto, fungeva da sostegno alla via stessa permettendole, nel contempo, di scavalcare il corso d'acqua. L'opera fu realizzata nel III secolo a.C.. IL COSIDDETTO PONTE DEL DIAVOLO OGGI Forse oggi non è pienamente apprezzabile l'imponenza di quest'opera, dato lo stato di semi-abbandono del luogo. Questa compatta muraglia, realizzata con ENORMI MASSI SQUADRATI DI PIETRA LOCALE - di cui è stata individuata, nei pressi, la cava - ha una lunghezza di 20 m. per oltre 10 m. di altezza. Essa - rinforzata da solidi pilastri rastremati - mostra, verso la cima, la caditoia di sbocco del canaletto che permetteva all’acqua del torrente di sottopassare la sede stradale, immettendola ordinatamente nella gola sottostante, impedendone lo spargimento a largo raggio nella vallata. Forse proprio questa necessità aveva consigliato la realizzazione - in luogo di un comune Ponte - di una briglia di regolazione della caduta delle acque, che probabilmente - in tempi precedenti - aveva costituito un serio problema per il territorio a valle. Il PERCORSO DELLA VIA SALARIA ANTICA - che, appunto, passava qui - può essere seguito a piedi (cercando di individuarlo fra le varie carrarecce) per un lungo tratto, in parallelo con la Strada Provinciale. In prossimità del bivio per Ponticelli è possibile osservare tracce evidenti dell'antica crepidine stradale in pietra locale; oltre tale bivio, verso la Madonna della Quercia, si conservano DUE MIGLIARE ROMANE del periodo augusteo e del tardo Impero (IV d.C.). Una visita al vicino Borgo di Ponticelli (Chiesa Romanica e Castello ), al grazioso borgo di Scandriglia ed al Castello di Nerola (poco più distante) possono completare l’interesse di una gita fra queste belle colline della Sabina. In realtà nel Comune di Scandriglia (ai piedi del Monte Calvo) furono scoperti ai primi dell’ottocento i resti di una VILLA DELLA FAMIGLIA DEI BRUTTI PRAESENTES che restituì oltre ottanta statue, acquistate dal Museo di Copenaghen ed in parte venute in possesso della Corte Imperiale Austriaca (che le destinò ad abbellire la villa che ELISABETTA D'AUSTRIA, MEGLIO CONOSCIUTA COME 'SISSI', volle costruirsi nel 1890, a Corfù). TRA GLI ALTRI LUOGHI DI INTERESSE, non lontani da Ponticelli di Scandriglia (che conserva, essa stessa, alcune testimonianze medioevali), si segnala il Castello Orsini di Nerola e (raggiunta la località Osteria Nuova della Via Salaria) il Mausoleo c.d. Grotta dei Massacci (v. Frasso Sabino, piccolo borgo medioevale con Castello). Proseguendo la Via Salaria verso Nord si raggiunge Rieti (Quartiere Medioevale e Ponte Viadotto di Rieti Sotterranea) che è al centro della Valle Santa Reatina (famosi Conventi - Santuari Francescani) mentre (sempre tramite la Via Salaria ma in direzione Roma) si raggiunge il casello di Fiano Romano dell'Autosole, nei cui pressi si trovano i resti della Città di Lucus Feroniae (v. Capena) e della Villa dei Volusii (v. Fiano Romano). | |
Per informazioni: Il Ponte del Diavolo si trova in una valletta a 500 m. di distanza della Via Provinciale Salaria Vecchia. Per raggiungerlo, provenendo da Osteria Nuova (SS. Via Salaria Nuova), occorre passare il Bivio di Ponticelli e, dopo un km. (lasciata a sinistra la Via per Ponticelli) scendere per una carregiabile campestre che si trova sulla destra. Quando questa strada si biforca, continuare la discesa sulla sinistra: dopo 150 metri si arriva alla piazzola soprastante il Ponte. Bus Cotral transitano sulla provinciale Salaria Vecchia, provenienti o diretti a Osteria Nuova, Scandriglia, Nerola. Info Pro-loco Scandriglia tel. 0765.878470 sito www.prolocoscandriglia.it
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