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    TUMULO di CORVARO (resti)    


 

Comune: Borgorose
Categoria : archeologia romana e/o protolaziale Tipo : anfiteatri / mausolei / templi / portici

Nella Valle del fiume Salto, e precisamente nell’area del Cicolano, su un’altura tra il paese di Borgorose e la sua frazione di Corvaro, si trova il Tumulo detto ‘il Montariolo', molto importante per l’archeologia protolaziale ed in particolare per lo studio della popolazione degli Equicoli. In verità chi si aspetta di trovare qui un classico tumulo, al cospetto di questa area archeologica rimane perplesso, in quanto questo famoso monumento funerario oggi si presenta completamente sbancato, composto da una serie di costoloni di grandi pietre all’interno di un’area circolare.
Il Tumulo di Corvaro ha restituito molte testimonianze degli usi e dei rituali degli Equicoli ed ha aperto molti interrogativi su di essi. E’ di tutta evidenza che gli scavi (intermittenti) cui è soggetta l’area (e le importanti scoperte cui essi conducono) non hanno ancora reso possibile una risistemazione del monumento in chiave più ‘fruibile’ dai non addetti ai lavori.



Nella foto: BORGOROSE (FRAZ. CORVARO) - Tumulo del Montariolo, uno sguardo ai luoghi dello scavo


AMBIENTE E STORIA
L’AREA DI CORVARO è compresa nella RISERVA REGIONALE MONTAGNE DELLA DUCHESSA. Siamo nel Sud Est della Provincia di Rieti: tutta questa area FA PARTE DEL TERRITORIO DEL CICOLANO, che comprende l’Alta e Media Valle del Salto (Comuni di Petrella Salto, Fiamignano, Pescorocchiano e Borgorose).Uno sguardo alla mappa del Lazio evidenzia che QUESTO LEMBO DELLA PROVINCIA DI RIETI E' INCUNEATO FRA LE MONTAGNE ABRUZZESI ed è abbastanza distinto dalla Sabina (nome con cui si individua generalmente questa provincia) con la quale comunque ha strettamente condiviso la storia dopo l’occupazione romana (Manio Curio Dentato, 290 a.C).
CORVARO E’ IL CENTRO PRINCIPALE DELLA ZONA, pur essendo una frazione del Comune di BORGOROSE; esso è sovrastato da un interessante BORGO MEDIOEVALE molto malandato per il tempo, l’incuria secolare ed i terremoti di varie epoche, restando, ciò nonostante, molto pittoresco e di un certo fascino (v. lazioturismo.it - Home - Borghi Abbandonati - Antica Corvaro).
IL CICOLANO ERA LA TERRA DEGLI EQUICOLI (AEQUICOLI) come fu chiamata quella parte degli Equi che qui si concentrò dopo la conquista romana di tutto il territorio tra Sabina, Valle dell’Aniene e Abruzzo. Il TUMULO DEL MONTARIOLO DI CORVARO che ha restituito molti materiali preziosi per lo studio della natura e dei costumi di questo FIERO POPOLO DELLA MONTAGNA.
Tutta questa zona del Cicolano - all’interno del Parco dei Monti della Duchessa - si presenta molto ricca di testimonianze archeologiche che vanno DALLA PREISTORIA AL PERIODO DELL' OCCUPAZIONE ROMANA. Infatti anche nelle località circostanti il Tumulo si trovano diverse aree archeologiche di grande interesse: in località Val dei Varri (presso Pescorocchiano) una grotta con testimonianze dell’età del Bronzo Medio, in località Cartore (presso Borgorose) sepolture della stessa origine (e forma) del Tumulo di Corvaro nonché i resti del Vicus Narsae, per citarne alcuni. Da non trascurare, presso la Frazione di Santo Stefano, i resti del centro fortificato di Monte Frontino, cui probabilmente atteneva il nostro tumulo e la galleria di adduzione acqua di epoca romana.

IL TUMULO DI CORVARO OGGI
QUESTO GRANDE TUMULO (DEL VI SEC. A. C.) SI TROVA AL CENTRO DELLA PIANA DI CORVARO; all'origine esso si presentava come un tradizionale tumulo in terra e ciottoli del diametro di 50 mt. Per una altezza massima di 3,70 e quest'aspetto, mantenuto per oltre quindici secoli, è stato (provvisoriamente, si spera) SCONVOLTO DAI METICOLOSI SCAVI IN CORSO che hanno portato allo scoperto la sua particolare costituzione interna (dodici costoloni più o meno disposti a raggiera). Esso è racchiuso in un'area di rispetto esterna delimitata da un cerchio di pietre squadrate; negli scavi - che si sono succeduti dal 1984 - si sono studiate oltre 250 sepolture - rinvenute all’interno e all’esterno del Tumulo - le quali sono riferibili a diverse epoche; le sepolture raggiungono l’epoca romana e quindi contribuiscono a testimoniare la continuità, nei secoli, della sacralità di questo luogo.
Il monumento desta sicuro interesse per la sua unicità strutturale (almeno per quanto riguarda l’archeologia peninsulare) e per i suoi significati che rimangono però ancora ricchi di incognite; peraltro si è avuto modo di scoprire che tutta la struttura è in realtà l’ingrandimento di un PRIMO PICCOLO TUMULO (del diametro di mt. 11, individuato al centro della raggiera di costoloni) che risalirebbe alla prima età del ferro (IX-VIII a.C.). Quasi sicuramente QUESTO PRIMO TUMULO FU ELEVATO IN ONORE DI UN PERSONAGGIO EMINENTE di cui è stato rinvenuto il corredo funebre, così come diversi corredi sono stati rinvenuti in molte altre sepolture. I corredi attestano come fino al VI a. C. qui fossero SEPOLTI SOLO INDIVIDUI DI SESSO MASCHILE ARMATI, mentre poi (forse in parallelo con il collasso militare degli Equicoli) sono fequenti inumazioni di donne e bambini.
L’interessante studio dei materiali ha permesso anche di stabilire L’EVOLUZIONE DEGLI USI DI QUESTO POPOLO (ad es. significativa la comparsa di oggetti per la cura del corpo, da una certa epoca in poi) mentre lo studio delle ossa ci ha rivelato molte cose sulle abitudini (e disponibilità) alimentari in determinati periodi storici o sulla incidenza di certe patologie frequenti nelle diverse epoche.
Gran parte dei materiali sono conservati presso il nuovo MAC (Museo Archeologico del Cicolano) di Corvaro.


TRA GLI ALTRI LUOGHI DI INTERESSE, non lontani dal Tumulo di Corvaro, oltre al vicinissimo borgo dell'Antica Corvaro (e quello, meno noto, di Caselmenardo), si segnalano: il grande Castello di Rocca Sinibalda, l'ex Abbazia di San Salvatore Maggiore (v. Concerviano), le Terme e Villa di Vespasiano a Cotilia (v. Cittaducale), le Terme e Villa di Tito a Cotilia (v. Castel Sant’ Angelo) nonché lo stesso capoluogo della Provincia (Rieti), centro medioevale con resti romani (Ponte Viadotto Sotterraneo) e baricentro della Valle Santa Reatina (famosi Conventi-Santuari Francescani).
Da non perdere, presso la vicina frazione di Santo Stefano di Corvaro, una interessante testimonianza di archeologia industriale (ultima rimasta di dodici mulini ad acqua di questa zona, già alimentati da una galleria di adduzione di epoca romana): la Mola Martorelli, risalente al ‘600, amorevolmente restaurata dall’attuale proprietario (per visite tel. 0746306124 ovvero 3286544682).




Per informazioni:
Il Tumulo del Montariolo di Corvaro si trova su una collina alle spalle (a trecento metri di distanza) di una grande Stazione di Servizio sulla sinistra della Superstrada direzione Rieti- Carsoli.
Per raggiungere il Tumulo occorre percorrere la strada provinciale proveniente da Borgorose, fino alle prime case dell’abitato di Corvaro; sulla destra di essa parte una strada (indicazione: 'falegnameria') che conduce - dopo circa un chilometro - all'altura alle spalle della Stazione di Servizio, dove si trova il Tumulo.
INFO Museo Archeologico del Cicolano Tel 342 7543587 oppure Comune di Borgorose Tel. 0746 314801 oppure Riserva Parco Naturale Regionale Montagne della Duchessa Tel. 0746 306493

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