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VIA SACRA al MONTE CAVO
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Comune: Rocca di Papa Categoria : archeologia romana e/o protolaziale Tipo : antiche vie / ponti / portiIl Monte Cavo è la montagna (949 metri s.l.m.) dalla forma conica che sovrasta la Campagna romana dal lato Sud Est (Colli Albani): esso è ritratto in mille pitture nel corso di tutto l’ottocento, sullo sfondo di ruderi di acquedotti e scene pastorali. Antico vulcano, oggi monte boscoso con in cima antenne ed installazioni varie, che tolgono un po’ di fascino a quello che era il sacro Mons Albanus, ma che ci svelano perchè la sua vetta fu eletta a luogo sacro da tutti i popoli del Lazio Antico. Procedendo in auto nella salita fra il folto dei castagni, i tornanti della nostra strada sono varie volte intersecati da una bellissima via basolata romana (la Via Sacra) che - nei tempi antichi - conduceva alla sommità del Monte, nel luogo dove si trovava il Tempio del Giove Laziale, Santuario centrale dei Latini e degli altri popoli del Lazio meridionale.
Nella foto: ROCCA DI PAPA - un tratto basolato della VIA SACRA che sale al MONTE CAVO, fra boschi di castagni
AMBIENTE E STORIA Siamo tra i rilievi dei Colli Albani (c.d. Castelli Romani, zona di alto pregio paesaggistico e storico che domina, da Sud, la Campagna Romana). Visto dalla Campagna Romana, il Monte Cavo (il Mons Albanus dei Latini) appare come il rilievo più alto di questi alti colli (in realtà è il secondo) ed è per questo motivo che - DA TEMPI REMOTI - QUI' ESISTEVA UN SANTUARIO DELLE POPOLAZIONI LATINE ed in questo luogo i Romani stessi vollero costruire un nuovo tempio, dedicato appunto a JUPPITER LATIARIS. Questa era una DIVINITA' COMUNE AI ROMANI E AGLI ANTICHI POPOLI DEL LAZIO MERIDIONALE (Latini, Ernici e Volsci) che ogni anno, in primavera, qui convenivano per festeggiare il loro nume tutelare; ai festeggiamenti partecipavano anche genti della Sabina e dell’Etruria. IL SANTUARIO FU LUOGO DI RIFERIMENTO E SIMBOLO DI UNIONE DELLE CITTA' CONFEDERATE NELLA LEGA LATINA; nelle vicinanze sorgeva la loro mitica capitale, ALBALONGA, e qui (appena eletto) veniva consacrato il capo della Lega stessa (DICTATOR LATINUS). Con l’affermarsi definitivo di Roma il centro di culto principale di Giove dei Romani fu spostato a Roma, sul colle Capitolino e così AL GIOVE LAZIALE VENNE A CONTRAPPORSI UN GIOVECAPITOLINO, anche se i costruttori del Tempio nell’Urbe fecero in modo da salvaguardarela continuità del culto, curando che il tempio capitolino traguardasse il tempio sul Mons Albanus. Tarquinio il Superbo volle addirittura ingrandire il tempio sui colli Albani: QUI' VENIVANO CELEBRATE LE 'OVAZIONI' (da ‘ovis’, la pecora che veniva offerta in sacrificio) che costituivano i trionfi tributati a quei generali vincitori ai quali non era concesso il trionfo al Campidoglio (non a caso LA VIA SACRA DEL MONTE CAVO VENIVA CHIAMATA ANCHE 'VIA TRIONFALE', come quella ad est della Capitale che celebrava il trionfo su Veio). In realtà lungo il percorso del Monte Cavo FURONO CELEBRATI ANCHE TRIONFI IMPORTANTI, come ci ricorda Giovanni Dolfi sul sito ’www.collialbani.it’. Infatti gli scrittori latini riportano, tra gli altri, quello di M. Marco Claudio vincitore di Siracusa il quale - nel 212 a. C. - salì la Via con otto elefanti e tutto il bottino di tesori e di macchine da guerra (anche quelle inventate da Archimede) e quello di Paolo Emilio - conquistatore, nel 168 a.C., della Macedonia - che qui FECE SFILARE, PER BEN TRE GIORNI, BOTTINI E PRIGIONIERI (tra cui lo stesso re Perseo e la propria famiglia, ridotta in schiavitù). Il percorso che portava da Roma al Tempio di Juppiter Latialis si distaccava dalla antica Via Appia ad Ariccia e, seguiva la sponda Est del Lago di Albano-Castelgandolfo fino all’attuale località di Palazzolo (pare che questa fosse la zona dove sorgeva nei tempi più antichi la città di Albalonga); da qui si raggiungeva la base del Monte dove iniziava la Via Sacra vera e propria.
LA VIA SACRA AL MONTE CAVO OGGI Come si osserva ancora oggi, la strada fu realizzata nella larghezza di due metri e mezzo, con UN PERFETTO BASOLATO IN PIETRA LAVICA NERA, fiancheggiata da banchine in peperino. L’antica strada è discretamente conservata ed in buona parte agevolmente percorribile (a piedi, ovviamente); se ne può intercettare qualche tratto quando essa interseca i tornanti della strada asfaltata (percorribile in auto). Viceversa, quasi NULLA E' RIMASTO DEL TEMPIO DI GIOVE SUL MONTE CAVO, tranne qualche blocco squadrato di pietra sperone residuato dall' accurata demolizione (destino comune a molti altri grandi luoghi di culto pagani) effettuata nel primo medioevo quando AL SUO POSTO FU COSTRUITO UN EREMO DEDICATO A SAN PIETRO. Il Monte Cavo è una cima del sistema vulcanico detto ‘Vulcano Laziale’ ed oggi fa parte dell’area del Parco Regionale dei Castelli Romani, territorio ricco di tradizioni eno-gastronomiche ma in relaltà di grande interesse - oltre che paesaggistico (Laghi di Nemi e di Castelgandolfo) ed artistico (famose Ville Tuscolane) - anche archeologico.
TRA GLI ALTRI LUOGHI DI INTERESSE, non lontani dal Monte Cavo si segnalano l'Abbazia Greca di San Nilo e l'annesso Criptoportico Romano oltre alla Catacomba Ad Decimum (v. Grottaferrata), il Criptoportico del Barco Borghese e le rovine della Città di Tusculum al Monte Tuscolo (v. Monte Porzio Catone), i resti urbani della Albano Romana e la Catacomba di San Senatore (v. Albano Laziale), il Tempio di Diana Nemorense ed il Museo delle Navi di Caligola (v. Nemi) oltre al bel Museo Archeologico di Velletri; da non trascurare le cinque-seicentesche Ville Tuscolane (a Frascati, Monte Porzio e Grottaferrata) ed il bel Palazzon Chigi ad Ariccia. | |
Per informazioni: Percorrendo la Via dei Laghi in direzione Roma-Velletri, subito dopo aver lasciato la vista del Lago di Castelgandolfo si giunge ad una rotonda dove (a sinistra) si prende la direzione Rocca di Papa; dopo circa 1 km., sulla destra, si origina una strada asfaltata che conduce alla cima del Monte Cavo; questo inizio del percorso è raggiungibile anche con i Bus Cotral che percorrono la Via dei Laghi (capolinea Anagnina). Fino a poco tempo addietro la strada asfaltata del Monte Cavo era a pedaggio. Dopo 1,8 km. si può individuare (sulla sinistra) un primo tratto di strada basolata che ci invita a lasciare l’auto e fare una bellissima passeggiata nella storia e nella natura (attenzione: l’intera salita a piedi impegna circa un’ora). Proseguendo per la strada asfaltata, con un po’ di attenzione, si scopre che varie essa interseca la strada romana Info Ente Parco-sede di Rocca di Papa tel 06 9479931
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