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CASTIGLIONE IN SABINA - città morta
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Comune: Cottanello Categoria : castelli e antichi borghi Tipo : città fantasma / borghi abbandonatiPercorrendo la strada che porta al confine Umbro, provenendo da Cottanello, a quattro chilometri in linea d’aria dal grazioso capoluogo si vedono - sulla cima di uno sperone dei Monti Sabini - le rovine della vecchia Castiglione di Cottanello (o meglio Castiglione in Sabina), vera e propria piccola ‘città fantasma’. Gli ultimi abitanti rimasero arroccati in questo luogo (già in decadenza da secoli) fino alla seconda guerra mondiale, epoca in cui anche l’ultimo di essi lo lasciò definitivamente. Castiglione aveva un intenso passato, essendo stato coinvolto, nei secoli di mezzo (insieme al vicino Castello di Montecalvo) nelle tante lotte fra Chiesa, Impero e signorie locali, per il controllo del confine Lazio-Umbria.
Nella foto: COTTANELLO - CASTIGLIONE DI COTTANELLO (Castiglione in Sabina): case sul perimetro del borgo abbandonato
AMBIENTE E STORIA Siamo fra i MONTI SABINI a Ovest di Rieti, presso il CONFINE LAZIO-UMBRIA. In particolare siamo su un pendìo del Monte Lacerone (famoso per la presenza di San Francesco) ma nel versante opposto a quello della Valle Santa Reatina. Infatti questo Monte è famoso perché il versante reatino fu luogo di soggiorno di San Francesco e lì sorge il Convento-Santuario di Greccio. Su questo sperone isolato sul versante Ovest del Lacerone - a 600 metri s.l.m.- si trovano le rovine del borgo di CASTEL LEONE (Castiglione di Cottanello o, più propriamente, Castiglione in Sabina): il suo nome deriverebbe dall'essere appartenuto - in qualche periodo - alla famiglia dei PIERLEONI. Probabilmente (secondo alcune fonti) la costruzione del Castello si deve ai Camponeschi, una consorteria di cui si è persa la storia ma che ha lasciato parecchie tracce nella zona. Infatti i Camponeschi costruirono diverse fortificazioni a protezione dei propri possedimenti, specie nei sec X - XII, epoca delle loro grandi acquisizioni territoriali e di organizzazione dei propri possedimenti nell’area sabina. Le cronache riferiscono che - nel secolo XIII - CASTIGLIONE SI ASSOGGETTO' ALLA CITTA' DI NARNI (per riceverne protezione) e questa situazione si prolungò fino al termine del XIV sec. quando passò (seguendo le vicende della stessa Narni) nel DOMINIO DELLA FAMIGLIA ORSINI. Nel seicento, il MARMO DI COTTANELLO, che si ricavava non lontano da questo luogo, servì per molte realizzazioni del Barocco Romano (comprese le colonne interne della Basilica di San Pietro); sul posto si trovano interessanti pezzi della bella pietra. Già al tempo dei Romani la zona era famosa per il Bianco e Rosso Cotanello, le cui CAVE SONO VISIBILI, ABBANDONATE DA SECOLI, presso il capoluogo, Cottanello. Sul proprio sito l’Universita’ La Sapienza ci riferisce interessanti elementi circa l’origine-composizione di questo marmo e LA LOCALE SITUAZIONE GEOLOGICA: ‘il Cottanello è costituito da una micrite di varie tonalita' di rosso (per la presenza di elementi ferromagnesiaci), che si e' depositata sul fondo della Tetide, intorno ai 60 milioni di anni fa; con l'orogenesi alpino-himalayana, il grande oceano della Tetide si chiuse, con dei meccanismi che hanno portato alla fratturazione e fagliazione dei suoi fondali; la maggiore testimonianza di questo processo sono le tracce, evidenti nell'area di Cottanello, di una delle piu' grandi linee di faglia dell'Italia Centrale, riconoscibile per una lunghezza di almeno 30 km: la cosiddetta FAGLIA SABINA’. LA CITTA' MORTA DI CASTIGLIONE OGGI
Nell' antico borgo di Castiglione, I RUDERI DEL CASTELLO VERO E PROPRIO NON SONO DISTINGUIBILI fra le altre rovine; ci troviamo di fronte ai resti di UN INTERO AGGLOMERATO MEDIOEVALE IN ROVINA che si erge sulla cima di un poggio, con viuzze e residui di case e di qualche vero e proprio palazzo. A Castiglione c’erano due chiese: San Salvatore e San Sebastiano; questa seconda è l’unica costruzione che troneggia - ricostruita in forme moderne - sulle rovine di questa piccola ‘CITTA' FANTASMA’, compromettendone la grande suggestione. Ai bordi del sito sono piantati avvisi comunali che PROIBISCONO LA VISITA INTERNA di questo agglomerato pericolante, pascolo di bovini e di simpatiche e sospettose caprette, ma la sola vista del panorama che si gode da questa cima da sola ripaga la fatica dell’escursione (quasi tutta fattibile in automobile). Ora, sul posto - a debita distanza dalle pericolanti rovine - sorgono alcuni bei casali costruiti in pietra locale. Non molto distante, a oltre 900 m. di quota, si trova il CASTELLO DI MONCALVO, che ebbe una storia parallela a quella di Castiglione e fu coinvolto (a cavallo del ‘300) nelle guerre fra Narni e Rieti per il controllo del territorio; ma di questo castello restano solo pochi ruderi.
TRA GLI ALTRI LUOGHI DI INTERESSE, non lontani da Castiglione in Sabina si segnalano il caratterstico borgo medioevale di Cottanello (con la vicina romana di Villa di Collesecco e le cave del marmo di Cottanello, famoso nella romanità) e, oltre la catena dei Monti Sabini, la Valle Santa Reatina (famosi Conventi-Santuari Francescani e, al centro, la stessa Rieti, città con ricche testimonianze medioevali e romane). Dirigendosi verso Sud si possono raggiungere : la famosa Abbazia di Farfa, il borgo medioevale (intatto) di Bocchignano (v. Montopoli) e Santa Maria di Vescovio con le rovine di Forum Novum, la città fantasma di Rocchettine (Torri in sabina). | |
Per informazioni: L'antica Castiglione vecchia è raggiungibile dalla Frazione di Castiglione che si trova a metà strada tra Cottanello ed il bivio di Configni (verso il confine Lazio - Umbria); da qui occorre percorrere un paio di chilometri di strada in salita (non asfaltata, ma ben tenuta) fino ad un gruppo di villette moderne, dove si lascia l’auto. Si procede per un breve tratto a piedi: avvisi comunali proibiscono di inoltrarsi nell’abitato diroccato. Info Comune Cottanello www.comunecottanello.it – tel. 0746.66122 ovvero direttamente Associazione Culturale Castel Leone - www.castiglioneinsabina.it - tel. 348.4139736
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