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LO SCHIAFFO DI ANAGNI
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Comune: Anagni Tipo : FATTI, MISFATTI, LUOGHI E PERSONAGGI“Muoia il Papa Bonifacio VIII e viva il Re di Francia”, così gridavano i messi di Filippo il Bello quando entrarono in Anagni per schiaffeggiare e far prigioniero Bonifacio VIII, uno dei più importanti Pontefici della storia. “Veggio in Alagna entrar lo fiordaliso e nel vicario suo Cristo esser catto”, così Dante (acerrimo nemico di Papa Bonifacio) descrive l’episodio che segnò il momento culminante della lotta secolare tra potere imperiale e potere ecclesiale.
Benedetto Caetani (Anagni 1230 - Roma 1303) Papa col nome di BONIFACIO VIII SUCCESSE AL RINUNCIATARIO CELESTINO V ALL’ETÀ DI SESSANTAQUATTRO ANNI. L’elezione avvenne il 24 dicembre 1294, con un Concilio molto breve tenutosi secondo le regole promulgate proprio da Papa Celestino per rapidizzare i Concili. IL CONCLAVE SI RIUNÌ A NAPOLI, DOVE CELESTINO V AVEVA STABILITO LA SEDE PONTIFICIA forse in omaggio a Carlo II D’Angiò, suo protettore. Secondo Dante questa elezione fu inficiata da “simonia” (in termini moderni: “acquisto di voti”).
BONIFACIO RIPORTÒ SUBITO A ROMA LA SEDE PAPALE e così si inimicò Re Carlo e i cardinali francesi; per evitare che essi – per fomentare scismi o altro - utilizzassero l’ex Papa EGLI IMPRIGIONÒ CELESTINO V NEL PROPRIO CASTELLO DI FUMONE; pare inoltre che sia stato lui a fargli fare una brutta fine. Bonifacio OPERÒ MOLTO PER RAFFORZARE IL POTERE DELLA CHIESA ED INDISSE IL PRIMO ANNO SANTO DELLA STORIA (nel 1300); si coinvolse nella lotta fra Guelfi Bianchi e Neri a Firenze, in cui era invischiato (in parte avversa) DANTE ALIGHIERI (da qui l’odio del poeta che molto ha contribuito a fare di Bonifacio VIII un personaggio negativo, cosa che è, alla prova dei fatti, forse ingiusta). L’opera di rafforzamento del potere ecclesiastico su quello temporale fu vista molto male dai reali francesi. I COLONNA (FAMIGLIA LAZIALE STORICAMENTE ANTAGONISTA DEI CAETANI) SI ALLEARONO CON I FRANCESI per rendere precario il pontificato di Bonifacio il quale scatenò contro di essi una vera e propria Crociata, culminata con la DISTRUZIONE DI PALESTRINA (città della famiglia rivale). Intanto IL RE DI FRANCIA (FILIPPO IV, IL BELLO) INTENTÒ UN PROCESSO AL PAPA (per sodomia, stregoneria e altre fandonie del genere) e pretendeva che il Pontefice fosse tradotto in Francia davanti ai suoi giudici. Il Papa minacciò di scomunicarlo con la bolla “ Super Petri Solio” che sarebbe stata promulgata l’otto settembre del 1303. Ma il giorno prima i nobili Guglielmo di Nogaret (Consigliere di Filippo IV) e Sciarra Colonna entrano, con un gruppo di armati, in Anagni dove il Papa risiedeva nel suo palazzo di famiglia; il palazzo viene invaso e SCIARRA COLONNA SCHIAFFEGGIA IL PAPA. Non è chiaro se in effetti si sia trattato di uno schiaffo materiale o altro tipo di affronto, ma la gravità del gesto rimane. BONIFACIO VIII VIENE RICONDOTTO CON LA FORZA A ROMA, DOVE MUORE POCO DOPO (12 ottobre 1303).
Dopo la morte di Bonifacio, Filippo il Bello volle continuare il processo per ottenere che tutti i provvedimenti presi contro di lui ed i suoi alleati (Colonna compresi) fossero annullati; con l’appoggio dei Cardinali Francesi (ormai maggioranza nel Collegio dei Cardinali) LA SEDE DEL PAPATO FU TRASFERITA AD AVIGNONE (dove rimase per settanta anni e dove il papato era in realtà ostaggio del Re di Francia, tanto che quel periodo fu chiamato “CATTIVITÀ AVIGNONESE”).
Si ricorda che Filippo il Bello ottenne dal papato ormai addomesticato, lo scioglimento dell’ Ordine dei Templari (con cui lui era molto indebitato…) e, il 18 marzo 1314, LA MESSA AL ROGO DELL’ULTIMO GRAN MAESTRO.
| Nella Foto - Sinistra: il Palazzo dove avvenne l’affronto al Papa
Destra : Bonifacio VIII, da un affresco in San Giovanni in Laterano - Roma
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