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    Quartiere Medioevale di TARQUINIA    


 

Comune: Tarquinia
Categoria : quartieri medievali Tipo : quartieri medievali

Tarquinia è uno dei più grandi centri storici medioevali del Lazio; essa, posta sull’alto di un colle, domina il percorso della Via Aurelia tra Civitavecchia ed il confine con la Toscana. All’interno - o immediatamente all’esterno - della sua cerchia muraria si conservano anche costruzioni del rango di Monumenti Nazionali.
Tarquinia sorge in un’area di grande importanza paesaggistica ed archeologica, infatti non lontani sono i principali siti etruschi del Lazio (nel suo stesso territorio comunale si trovano alcune fra le principali aree storiche di quel periodo).



Nella foto: TARQUINIA - QUARTIERE MEDIOEVALE: uno scorcio


AMBIENTE E STORIA
Siamo nella TUSCIA VITERBESE, parte meridionale dell’ETRURIA, verso la costa tirrenica. Questo territorio, appartenente fisicamente alla MAREMMA LAZIALE, è caratterizzato da un sistema collinare che degrada verso il mare con dolci rilievi.
La città di Tarquinia, quella che oggi vediamo, percorrendo la Via Aurelia, protendersi, con le sue antiche torri, sulla pianura maremmana - in vista del Mar Tirreno – è SORTA NELL’ALTO MEDIOEVO sopra un sito etrusco di secondaria importanza. Infatti QUESTA NON ERA LA POTENTE TARQUINIA DEGLI ETRUSCHI, fondamentale nella storia di quel popolo, la quale si trovava sul colle della Civita, a qualche chilometro a Est; di essa restano poche tracce: l’Ara della Regina, oltre alla Necropoli di Monterozzi, quella delle tombe dipinte (v. Lazioturismo, sezione ‘Archeologia’).
All’epoca della caduta dell’Impero Romano gli abitanti della etrusca Tarquinia (quella importante, quella del Colle della Civita) si trasferirono su questa collina ed il nuovo insediamento fu chiamato Cornietum, sembra in relazione alla presenza di piante di corniolo (nome modificato in ‘CORNETO’, che rimase fino al 1827, quando fu chiamata ufficialmente Corneto -Tarquinia per poi nel 1922 assumere l’attuale denominazione (TARQUINIA).
Cornietum divenne presto Sede Vescovile e, INTORNO AL MILLE, FU CIRCONDATO DA UNA POSSENTE CERCHIA DI MURA con ben 60 torri; sulla vicina costa fu ricostruito il porto (già etrusco-romano) di GRAVISCA cosa che diede luogo ad un rifiorire dei commerci. La città era entrata nei possedimenti di MATILDE DI CANOSSA per poi diventare libero Comune. Dopo essere stato coinvolta nelle lotte fra nobili schierati ora con il Papa ora con l’Imperatore - finì alla famiglia dei De Vico. Questi furono cacciati dagli Albornoz nel 1355; una volta tornata nelle mani dello Stato della Chiesa, Corneto venne ASSEGNATA IN FEUDO AI VITELLESCHI rimanendo nuovamente coinvolta in altre importanti vicende che ebbero per protagonista questa famiglia in particolare il Cardinale Giovanni Vitelleschi (detto ‘il Cardinale di ferro’).
Nel 1418, su decisione del Senato Romano, I CORNETANI EBBERO IL TITOLO DI CITTADINI ROMANI. Da qui la storia di Corneto segue le vicende dello Stato Pontificio e, verso la fine di questo lungo periodo nel suo nome riappare ‘Tarquinia’ (infatti il primo cambio di nome ci fu nel 1827, in ‘Corneto – Tarquinia’ nome che fu poi tramutato in quello odierno, come già detto, nel 1922).


LA TARQUINIA MEDIOEVALE OGGI
In tempi recenti, la nuova Tarquinia si è sviluppata fuori delle antiche mura, sui colli vicini o addirittura sulla costa e pertanto LA PARTE MEDIOEVALE DI TARQUINIA SI CONSERVA QUASI TUTTA ALL’INTERNO DELLA SUA ANTICA CERCHIA MURARIA, ancora abbastanza integra. Essa conserva circa cinquanta torri (in gran parte non facilmente riconoscibili perché tagliate all’altezza degli antichi palazzi), caseggiati ed antiche Chiese, che risalgono tutte ai sec. XII – XIII (di stile romanico, anche se parecchie di esse hanno subito i consueti interventi in epoca barocca ed anche oltre).
Fra queste Chiese la più notevole è quella di SANTA MARIA DI CASTELLO (esterna alle mura, essa viene a costituire – con la vicina torre - un piccolo borgo appena fuori del perimetro cittadino); iniziata nel 1121 e consacrata nel 1208, presenta in facciata un caratteristico campanile a vela.
Di analogo interesse sono le altre numerose chiese: San Francesco ( con portale gotico, è annessa ad un convento con bel chiostro), San Giovanni Battista (con tre portali e tre navate, un tempo fu ‘commenda’ dei Cavalieri di Malta), Santa Maria in Valverde (ampliata nel’400 e nell’800, era della Congregazione belga di Valverde). Di grande interesse il Duomo di Santa Margherita che è di origine romanica - ma ricostruito dopo un incendio di metà ‘600 - dove si conserva una reliquia (un braccio) di San Secondiano. Questa reliquia fu oggetto di contesa con la vicina Tuscania, che si concluse in modo curioso, secondo quanto riferito da una popolare leggenda.
Splendidi anche alcuni edifici civili: il nobile Palazzo Vitelleschi (con bellissime trifore, eretto a metà ’400, oggi ospita il Museo Nazionale), il Palazzo Comunale (che risale addirittura al mille, con una loggia del ’300 ed altre aggiunte rinascimentali). Interessante è il Palazzo dei Priori ottenuto riunendo otto torri medioevali (tutte ribassate, tranne una).
La particolarità di questo abitato è la sostanziale continuità urbanistica del suo tessuto medioevale che dà un’idea abbastanza completa (accettando qualche manomissione, non tanto grave, per la verità) di un grande centro dei secoli di mezzo.
L’area di Tarquinia oltre ad essere di notevole importanza archeologica è anche di grande interesse paesaggistico (le assolate colline maremmane del suo entroterra sono una delle zone meno popolate d’Italia); sul prospiciente Mar Tirreno, si trovano bei centri residenziali - balneari ed una riserva naturale costiera (Saline di Tarquinia, famosa perché vi stanziano uccelli acquatici).
Nei pressi della costa si trova il vecchio AEROPORTO DI TARQUINIA, SEDE DELLA PRIMA SCUOLA PARACADUTISTI D'ITALIA (1940-43), dove si addestrò anche la DIVISIONE FOLGORE.



TRA GLI ALTRI SITI ARCHEOLOGICI ED ANTICHI IN GENERE, non lontani dalla città di TARQUINIA (oltre alla Necropoli di Monterozzi, dalle tombe dipinte e all’Ara della Regina) si segnalano - in direzione Viterbo - le Necropoli di Norchia (v. Viterbo), di Pian del Vescovo (v. Blera) e di San Giuliano (v. Barbarano) e verso Nord la città medioevale di Tuscania con le sue Chiese Romaniche e la Necropoli della Madonna dell'Olivo (v. Tuscania). Con diramazioni della Via Aurelia si possono raggiungere - sempre a Nord - il Castello della Badia di Vulci con resti della Città di Velx-Vulci (v. Montalto di Castro) e della limitrofa Necropoli di Vulci (v. Canino) e - a Sud - le Necropoli di Tolfa (v. Tolfa) mentre presso la stessa Via Aurelia si trovano il complesso delle Terme Taurine ed il Forte Michelangelo (v. Civitavecchia), i Ponti Romani di Santa Marinella ed i resti di Pyrgi presso il bel Castello di Santa Severa (v. S. Marinella).




Per informazioni:
Tarquinia si trova sul percorso della Via Aurelia, tra il confine della Toscana e Civitavecchia; raggiungibile anche con Autostrada Roma- Civitavecchia (poi ca. 10 km di Via Aurelia); Bus Cotral da Civitavecchia. Ferrovia Roma - Genova staz. Tarquinia (poi navetta).
Info Comune tel 0766.8491 sito http://www.comune.tarquinia.vt.it APT- Accoglienza turistica tel 0766.849282

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