Comune: Viterbo
Categoria : archeologia etrusca Tipo : catacombe / necropoli

Lungo un vallone isolato - ad una decina di km da Viterbo - si trova questa suggestiva necropoli etrusca rupestre; essa si sviluppa sulle fiancate del vallone con numerose sepolture ipogee e a dado (anche di grandi dimensioni) di cui nessuna salvata dalle spoliazioni dei c.d. 'tombaroli'.
E' famosa nel mondo degli studiosi perché - 200 anni fa - fu la prima necropoli etrusca ad essere presa in considerazione (e quindi oggetto di attenzione)- da parte del mondo storico-accademico.

Nella foto: VITERBO - NECROPOLI DI CASTEL D'ASSO: un sepolcro con la Finta Porta AMBIENTE E STORIA La Necropoli Etrusca di Castel d'Asso si trova in una zona isolata ma non molto lontana dall'area termale di Viterbo. L'ambiente solitario e silenzioso, il paesaggio boscoso e la vista di queste tombe (dalle variegate facciate intagliate nella roccia) che si sovrappongono le une alle altre, rende questo sito un LUOGO DI GRANDE SUGGESTIONE. La città cui atteneva questo sepolcreto si trovava a circa un chilometro di distanza e si chiamava AXIA. Essa già esisteva in epoca arcaica, ma ebbe la massima fioritura intorno al IV sec. a.C.; anche dopo la conquista da parte dei Romani, godette di una certa prosperità che durò fino alla caduta dell'Impero, quando iniziò una vita stentata. Nel Medioevo (IX-X secolo) vi sorse un Castello (e proprio al CASTELLO D'AXIA si rifà il nome attuale di questo luogo). Infatti su una altura di fronte al vallone della Necropoli, sul luogo dove sorgeva l'Acropoli della città (di cui non rimane praticamente nulla) si trova una alta TORRE quadrata (a ns. avviso 'eccessivamente' restaurata) residuo del Castello medioevale . La Necropoli di Castel d'Asso è costituita da una COSPICUA SERIE DI SEPOLTURE IN GRAN PARTE IPOGEE O A DADO (sec. IV-II a.C.), che si affastellano sulle scoscese fiancate della valletta del Fosso Freddano. Alcune di esse hanno carattere monumentale o comunque sono di grandi dimensioni (la Tomba Grande contiene ancora molti antichi sarcofagi). Le tombe sono in genere molto semplici, ma alcune rispondono ad un canone più complesso, caratterizzato da tre elementi (facciata, ambiente di sottofacciata e camera sepolcrale) Molti prospetti si caratterizzano per le classiche modanature delle tombe etrusche e spesso per LA FINTA PORTA (suggestiva raffigurazione della porta dell'Aldilà). Nel sottostante vallone (presso le polle dell'Acquarossa, lungo una antica via romana) si trovano i pochi resti dell'Abbazia di San Gemini (chiesa officiata fino al '300) NELLE VICINANZE DI CASTEL D'ASSO, a parte la bella città di Viterbo (Quartiere Medioevale) si segnalano - nella stesso Comune di Viterbo - la cinquecentesca Villa Lante alla Frazione di Bagnaia, lo storico Bullicame, i resti della Città di Ferentum e dell'Abitato Etrusco dell'Acquarossa nonché la suggestiva Necropoli Rupestre di Norchia. Allontanandosi da Viterbo verso Ovest si trova Tuscania (Centro Medioevale, Chiese Romaniche e Necropoli della Madonna dell'Olivo) e - verso Sud - la Necropoli di Norchia (v. Viterbo) e quelle di Pian del Vescovo (v. Blera) e di San Giuliano (v. Barbarano). Ad est di Viterbo si trovano il Parco-Villa dei Mostri di Bomarzo mentre spingendosi più a settentrione si trovano le città morte di Civita di Bagnoregio e Celleno Antica (v. lazioturismo.it - Home - Borghi Abbandonati).