Comune: Viterbo
Categoria : archeologia romana e/o protolaziale Tipo : abitati / città

Eleganti e ordinate, così molti definivano le rovine di Ferentum, come ben costruita e prospera fu questa città romana. L'area archeologica - che, per la verità oggi si presenta non molto curata - si trova verso il confine Nord del Comune di Viterbo.
L'area archeologica racchiude, lungo una struttura viaria rappresentativa della intessitura urbana tipica delle città romane, resti di importanti monumenti pubblici, in particolare di un grande Teatro.

Nella foto: VITERBO - CITTA' DI FERENTUM: scorcio del Teatro AMBIENTE E STORIA Siamo nell'alta Tuscia Viterbese, una zona molto verdeggiante caratterizzata da modesti rilievi che comunque permettono superbi panorami. L'importante area archeologica dell'antica città romana di Ferentum sorge presso la VIA TEVERINA, in una zona isolata, al confine settentrionale del comune di VITERBO (capoluogo di questo TERRITORIO DI GRANDISSIMO INTERESSE ARCHEOLOGICO). Nei secoli antecedenti all'occupazione romana, qui si trovava UN PICCOLO DISTACCAMENTO DELL' ABITATO ETRUSCO ARCAICO DELL'ACQUAROSSA (posto su una collina qui di fronte). Quando quell'insediamento fu distrutto (pare dagli abitanti della città etrusca localizzata nell'attuale Viterbo) GLI ABITANTI DELL' ACQUAROSSA SI TRASFERIRONOQUI' SUL SITO DELLA FUTURA FERENTUM. La città di Ferentum, come la vediano ora, fu fondata nel II sec. a.C., dopo la CONQUISTA ROMANA del territorio. Essa prevalentemente SI SVILUPPO' DALL'ETA' AUGUSTEA FINO AL II SECOLO, periodo a cui risalgono i più importanti monumenti. Pare che qui sia nato l'Imperatore OTONE. Con la caduta dell'Impero, Ferentum decadde, ma si riprese abbastanza presto tant'è che nel primo Medioevo si trovò ad essere SEDE VESCOVILE. Nel 1172, con il pretesto di difendere la Chiesa da una incombente minaccia di eresia (ma in realtà per interessi economici connessi all'assetto del territorio) I VITERBESI DISTRUSSERO FERENTUM e questo evento ricorda molto da vicino l'analoga distruzione che gli etrusco-viterbesi avevano apportato più di mille anni prima all'abitato dell'Acquarossa. FERENTUM OGGI La città presenta una struttura a VIE ORTOGONALI tipica degli abitati romani e conserva, oltre a segmenti della ANTICA CINTA MURARIA a blocchi, i resti del FORO, delle TERME e di vari edifici civili nonché tratti di BASOLATO STRADALE (l’asse cittadino era la Via Ferentiensis). Ma il monumento più pregevole è il GRANDIOSO TEATRO oggi utilizzato (compatibilmente con i periodi di chiusura per restauro) per importanti manifestazioni nel periodo estivo; quando gli interventi di mantenimento si dilazionano capita che questi scavi presentino un aspetto molto trascurato e che le erbacce la facciano da padrone. Ai limiti dell'area archeologica si trovano notevoli resti di Necropoli etrusche e sepolcreti romani (una sepoltura apparteneva alla famiglia dell’imperatore Otone). Il vicino sito dell'Acquarossa (v. su lazioturismo.it: Archeologia - Abitato Etrusco dell'Acquarossa) rappresenta uno dei pochi esempi di abitato etrusco arcaico; sulla strada per raggiungere quest'ultimo sito si trova una curiosità naturalistica da non perdere (le pittoresche cascatelle dell'Acquarossa). REPERTI DEL SITO DI FERENTUM (che è tuttora in corso di scavo e studio da parte della DGBA) sono conservati presso il MUSEO ARCHEOOGICO NAZIONALE di VITERBO. NELLE VICINANZE DI FERENTUM si segnalano oltre all' Abitato Etrusco dell'Acquarossa, la Necropoli di Castel d'Asso e quella molto pittoresca di Norchia (v. Viterbo); da non perdere la visita alla città di Viterbo (ed in particolare al suo Quartiere Medioevale) nonché alla cinquecentesca Villa Lante di Bagnaia; lungo la Via Cassia - verso Nord - si trovano i resti della Città di Volsinii Novi (v. Bolsena) e - verso Sud - della Mansio ad Vacanas sulla via Cassia Antica (v. Campagnano Romano).