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CITTA' di LUCUS FERONIAE
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Comune: Capena Categoria : archeologia romana e/o protolaziale Tipo : abitati / cittàI bianchi resti della Colonia Julia Felix Lucus Feroniae sorgono su questo rilievo verde della Sabina romana, dove una volta sorgeva un bosco (Lucus) ed un luogo di culto capenate della Dea delle messi (Feronia). L'area archeologica sorge sulla Via Tiberina, nella zona (all'esterno) dell'attuale Casello di Fiano Romano dell'Autosole. Qui vicino, ma all'interno dell'area di servizio autostradale, si trova la Villa dei Volusii. Reperti del sito e della zona circostante sono nel locale Antiquarium.
Nella foto: CAPENA - LUCUS FERONIAE: scorcio dell'area centrale degli scavi
AMBIENTE E STORIA Siamo in una zona verdissima e pianeggiante fra le prime alture della Sabina, nella Provincia di Roma (anche se questa storica regione nel Nord Est del Lazio rientra quasi interamente nella Provincia di Rieti). Il sito è rasentato dalla Via Tiberina, che segue la Valle del Tevere, da Roma all'Umbria e nei suoi pressi si trova il Casello di Fiano Romano dell'Autostrada del Sole; vicina corre anche la Via Salaria proprio nel punto in cui essa svolta adEst per penetrare fra i Monti Sabini che si scorgono sovrastati dal Terminillo. Il luogo non è lontano dal MONTE SORATTE, tanto caro al poeta Orazio e tanto importante per la storia e le tradizioni etrusche, falische, sabine ed anche romane . Questo era territorio dei Capenati, prossimi ai Falisci ed ai Sabini veri e propri, che avevano conservato una certa autonomia dalla preponderante presenza, nell'Alto Lazio, degli Etruschi; ma la questione territoriale fu 'appianata' dall'arrivo dei Romani che - nel III sec. a.C .- si installarono in queste terre fertili e ricche di acque. La romana COLONIA JULIA FELIX LUCUS FERONIAE fu fondata alla metà del I sec. a.C. su un presistente insediamento capenate, presso un Santuario ed un bosco sacro (Lucus) dedicato a Feronia (dea sabina protettrice degli animali, dei boschi e delle messi). Questo Santuario era probabilmente un luogo presso cui SABINI e CAPENATI, in epoca arcaica, si incontravano per gli scambi tra loro e con le altre popolazioni del territorio. Il RICCO SANTUARIO di FERONIA fu saccheggiato da Annibale nel 211 a.C., ma il culto della Dea continuò a persistere ed il luogo rimase molto frequentato.
La costruzione della NUOVA CITTA' fu favorita dalla facoltosa famiglia senatoriale dei VOLLUSII SATURNINI (i proprietari della vicina Villa dei Volusii). FIORENTE GIA' DALLA FONDAZIONE SI SVILUPPO' MOLTO IN EPOCA IMPERIALE, ma alla decadenza dell’Impero se ne persero addirittura le tracce. Essa fu individuata ed in gran parte RIPORTATA ALLA LUCE SOLO A META' DEL SECOLO SCORSO.
GLI SCAVI E IL MUSEO DI LUCUS FERONIAE Poco dopo varcato il cancello d'accesso al sito, superato l'antiquarium, già al primo sguardo si abbraccia per intero questa piccola città il cui impianto definitivo risale in gran parte al periodo Augusteo. Di essa risalta il colore bianco del travertino con cui sono costruite le strade e i principali monumenti. Si possono ammirare la regolare INTESSITURA VIARIA, i RESTI DEL FORO e DEL CAPITOLIUM, di TABERNAE e delle TERME; non mancano pregevoli MOSAICI PAVIMENTALI. Fuori dell’area del Foro era il Santuario di Feronia (non quello arcaico, di cui si sono perse le tracce) del quale è visibile la base dell'altare accanto a resti di colonne a capitello corinzio-italico e del timpano ( II sec. a.C.). All'interno del sito è stato recentemente riaperto il MUSEO NAZIONALE di LUCUS FERONIAE, sicuramente uno dei più belli d'Italia, che meriterebbe un maggior numero di visitatori. All'esterno dell'area, proprio di fronte all'ingresso di Lucus Feroniae, sulla via Tiberina, si trova un cancello che immette alla VILLA DEI VOLUSII, sita all'interno dell'area di Servizio Feronia Ovest dell'Autosole (presso il casello Fiano Romano).
NELLE VICINANZE DI LUCUS FERONIAE, si segnalano - sulla Via Flaminia - l' Arco di Malborghetto (v. Sacrofano) e la Villa di Livia a Prima Porta (v. Roma - via Flaminia), mentre seguendo la Via Salaria verso Rieti si trova il Castello Orsini di Nerola ed il Mausoleo-Grotta dei Massacci (v. Frasso Sabino). | |
Per informazioni: Lucus Feroniae è al Km 18 della Via Tiberina; è raggiungibile percorrendo la Diramazione Roma-Nord dell'Autosole fino al Casello di Fiano ovvero (da Roma) anche percorrendo la Via Flaminia fino a Prima Porta e proseguendo con la Via Tiberina. Fermata dei Bus Cotral Roma- Fiano Romano in partenza dal Capolinea Saxa Rubra (Ferrovia Roma-Nord). L'Area Archeologica è custodita e normalmente aperta ai visitatori. INFO DGBA 06 9085173 ovvero Capena Comune www.comunedicapena.it Lucus Feroniae è oggetto di ricostruzione virtuale, fruibile presso il Museo di Villa Giulia di Roma, nell'ambito del Progetto Museo Virtuale Valle del Tevere.
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