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VIA CASSIA ANTICA alla MANSIO AD VACANAS
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Comune: Campagnano di Roma Categoria : archeologia romana e/o protolaziale Tipo : antiche vie / ponti /portiA lato della nuova Via Cassia (detta Veientana), al termine della discesa della Valle del Baccano - tra il bivio di Campagnano e quello di Nepi - si trova un tratto basolato dell’ antica Via romana. Questo era il suo XX miglio e qui c’era la biforcazione della Via Amerina che si inoltrava verso Ameria (l’antica Amelia, in Umbria). Questa area archeologica fu scoperta nel 1979 in occasione dell'allargamento della SS. 2 Via Cassia. La Cassia antica era l’unica via Consolare per la quale la conta delle miglia non iniziava dal miliario aureo del Campidoglio; infatti il suo percorso autonomo si originava dalla Via Flaminia (all’altezza di Ponte Milvio). La Via conserva un basolato perfettamente integro ed è affiancata dai cospicui resti di una Mansio (stazione di sosta e ristoro del servizio postale romano).
Nella foto: CAMPAGNANO DI ROMA - VIA CASSIA ANTICA alla Mansio ad Vacanas, un tratto del basolato originale
AMBIENTE E STORIA Siamo tra Roma e Viterbo, lungo la moderna Via Cassia Veientana. Non sappiamo con certezza il nome dell’artefice dell’antica Via Cassia: si discute se possa essere il Censore Cassio Longino (154 a. C.) ovvero l’omonimo Console (127 a.C.). La strada nasceva staccandosi dalla Via Flaminia a Ponte Milvio (e pertanto IL CONTEGGIO DELLE MIGLIA DELLA CONSOLARE CASSIA NON INIZIAVA DAL CAMPIDOGLIO, cosicchè oggi la Cassia è l'unica strada statale il cui chilometreaggio non indica l'effettiva distanza da Roma.); essa utilizzò anche cammini etruschi preesistenti prima di avere un suo percorso autonomo. In una prima fase la Via raggiunse Arezzo, poi si prolungò a FLORENTIA (che risulta fondata a metà del secolo successivo). Da Firenze il percorso fu poi prolungato a Pistoia e Lucca, per proseguire FINO A LUNI DOVE CONFLUIVA NELLA VIA AURELIA. Qui, sotto Campagnano Romano, la Via Cassia attraversava (come del resto l’attuale parallela Cassia Veientana) LA PICCOLA VALLE DEL BACCANO. Questo era uno dei laghetti (ora prosciugato) del sistema Sabatino, che probabilmente prendeva il nome da un tempio (non ancora ritrovato) dedicato a BACCO. Secondo la TABULA PEUTINGERIANA in questa zona doveva esserci UNA MANSIO DEL CURSUS PUBLICUS (stazione del servizio postale romano). Queste MANSIONES erano luoghi di tappa giornaliera, con pernottamento, a differenza delle MUTATIONES, dove si effettuava solo il cambio dei cavalli, in genere a metà del percorso. Una Mansio perciò era normalmente costituita da un'area adibita al riposo del viaggiatore (fabbricati con terme e botteghe), un'area per la cura dei cavalli (stalle e rimesse), un'area adibita alle esigenze pubbliche (caserma dei soldati, piazza del mercato). Nell’autunno del 1979, durante i lavori di ampliamento della Statale Cassia per dar luogo alla Cassia Veientana, FU PUNTUALMENTE RISCONTRATO CIO' CHE INDICAVA LA TABULA PEUTINGERIANA; infatti venne alla luce un tratto molto ben conservato della antica Via consolare su cui si affacciava una grande Mansio, con le sue Tabernae ed un grande Impianto Termale. La Mansio si trovava al XX MIGLIO DELL'ANTICA VIA e fu sicuramente utilizzata dalla fine del I sec. a.C. alla prima metà del V d.C.. Dopo l’abbandono, il complesso era rimasto, per secoli SEPOLTO NELLE MELME SABBIOSE DI STRARIPAMENTO DEL LAGO DI BACCANO; comunque nel frattempo si era trovato il modo di spogliarlo completamente della parte marmorea forse anche per la costruzione di luoghi di culto cristiani e del Borgo di Baccanus. In questa zona (poco a Sud) sorgono i resti della c.d. Villa dei Severi (che sarebbe anche appartenuta a Caracalla e ci ha restituito meravigliosi mosaici, ora la Museo di Palazzo Massimo a Roma); qui sarebbe avvenuto il martirio di S.ALESSANDRO, Vescovo di Baccano nel IV d.C.. Il Santo - secondo lo scrittore cristiano Adone - sarebbe stato TORTURATO CON IL FUOCO ALLE TERME DI QUESTA MANSIO; nonostante le ricerche dell’Istituto di Archeologia Cristiana, iniziate già nell’ottocento, la Tomba del Santo non è stata ancora rinvenuta.
GLI SCAVI DELLA MANSIO AD VACANAS E DELLA VICINA VIA CASSIA ANTICA Avanti alla mansio è stato posto in luce un bel tratto dell'antica Via Cassia, mirabilmente integro ma che purtroppo periodicamente resta nascosto dalla cospicua vegetazione stagionale. Per quanto riguarda gli scavi della Mansio, finora è stato messo in luce parte del complesso termale mentre il resto sarà oggetto di futuri scavi. Il complesso termale si articola intorno ad un cortile pavimentato in opus spicatum e presenta tracce di varie fasi costruttive e degli interventi di modifica che vanno dal I d.C. fino all’epoca dell’abbandono. Poco più avanti della Mansio si può osservare il bivio dove iniziava la Via Amerina (che si dirigeva verso Nepi e quindi all'antica Ameria (odierna Amelia, in Umbria) e questa circostanza dava ragione ulteriore all'esistenza di questo insediamento; l’importanza di questa zona negli antichi itinerari è anche testimoniata dall’esistenza, nei suoi pressi, di una imponente ‘TAGLIATA ETRUSCA’ che mette in comunicazione la Valle del Baccano con il laghetto di Martignano. Il recupero del tratto dell’antica Via Cassia e della Mansio è stato CURATO DAI VOLONTARI DEL GRUPPO ARCHEOLOGICO ROMANO (GAR).
TRA GLI ALTRI LUOGHI DI INTERESSE, non lontani dalla Valle del Baccano si segnalano - proseguendo la Cassia verso Nord - l’Anfiteatro rupestre di Sutri (v. Sutri) e, più oltre, Viterbo (città con un bel quartiere medioevale e notevoli testimonianze etrusche e romane nei suoi dintorni, oltre alla bella cinquecentesca Villa Lante di Bagnaia), mentre - dirigendosi verso Sud - si segnalano le rovine della etrusca Veio (v. Roma, zona Cassia); portandosi verso Ovest, da Nepi (centro medioevale) a Corchiano sono visibili molti tratti della Via Amerina, anche essi posta in luce dal GAR. Sul vicino Lago di Bracciano si trova il Museo dell'Aeronautica di Vigna di Valle e (a Bracciano) lo storico Castello Orsini. | |
Per informazioni: La Mansio ad Vacanas si trova in località Valle del Baccano, a fianco del km.30,800 della Via Cassia Veientana, lato sinistro provenendo da Roma. La località è percorsa dai Bus Cotral tra Roma e Viterbo. Per raggiungere l’Area Archeologica (provenendo da Roma) occorre portarsi nella Stazione di Servizio e sottopassare la Cassia Veientana utilizzando un percorso che parte dal varco posteriore della stazione stessa. Il sito è recintato, ma visibile dall'esterno (con buona volontà, data l'incombenza delle erbacce, anche se il Gar - Gruppo Archeologico Romano organizza periodicamente attività di mantenimento - e visite - dell’area. Per info tel. Lucio Tolu (GAR) 3383550421
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