CATEGORIE

  ELENCO DEI PAESI    

  E-MAIL    
  
 
 Lazioturismo
 



    LA SPIAGGIA DELLA VISIONE DI SANT'AGOSINO    


 

Comune: Tarquinia
Tipo : FATTI, MISFATTI, LUOGHI E PERSONAGGI

Nella Maremma dell’Alto Lazio, nel territorio costiero di Tarquinia, al confine con Civitavecchia, si trova la spiaggia c.d. di Sant’Agostino.
Questo sarebbe il luogo in cui avvenne l’apparizione al Vescovo Agostino dell’ Angelo (sotto le sembianze di un bimbo che tentava di svuotare il mare con una conchiglia) che lo ammonì a non tentare di spiegarsi il Mistero della Trinità perchè non era roba per menti limitate come quelle di noi mortali.



Siamo nell’Etruria meridionale, sul limite fra le province di Viterbo e di Roma e, più precisamente, nel Comune di Tarquinia presso il confine con quello di Civitavecchia. Qui la RIVA DEL TIRRENO è ancora abbastanza salva (anche se non del tutto) dall’invasione dell’edilizia residenzial-balneare che ha più o meno devastato gran parte del litorale italiano.
In effetti anche in questo luogo particolare, che nei secoli è stato rispettato in ossequio alla tradizione (più o meno provata storicamente) che vuole QUESTA SPIAGGIA FREQUENTATA DA SANT’AGOSTINO, qualche fabbricato dall’aspetto abusivo non manca. Del resto,, il fatto che ora questo luogo si chiami “Bagni di Sant’Agostino” la dice lunga: in estate la riva del mare è quasi irraggiungibile per l’alta densità di ombrelloni e festosi bagnanti…. George Dennis (uno studioso inglese molto noto per le sue scoperte in Etruria), scrive a metà ottocento nel suo “ The Cities and Cemeteries of Etruria “ il racconto che segue.
“Si narra che il Vescovo Agostino, passeggiando sulla spiaggia tra Civitavecchia e Tarquinia, meditando sull’argomento che in quel tempo era oggetto dei suoi scritti (n.d.r. De Trinitate, trattato in 15 libri) ebbe la visione di UN FANCIULLO CHE, CON UNA CONCHIGLIA, RACCOGLIEVA ACQUA DAL MARE E LA VERSAVA IN UNA BUCA SCAVATA NELLA SABBIA. Egli chiese al bimbo cosa stesse facendo e quello gli rispose che stava svuotando il mare per metterne tutta l’acqua nella buca. Agostino gli fece notare l’irrealizzabilità di questo proposito, vista la grandezza del mare e la piccolezza della buca. Il bimbo (che poi si rivelò essere un Angelo, scomparendo in volo nel cielo) gli rispose: e come potrai tu, Vescovo Agostino, piccola creatura della Terra, con la tua intelligenza limitata comprendere un mistero così grande come quello della Santissima Trinità.”
Questo evento sarebbe avvenuto nel periodo di soggiorno a Roma del Santo, quando (appena battezzato a Milano da Sant’Ambrogio nel 387) AVEVA INIZIATO A SCRIVERE IL TRATTATO SULLA TRINITÀ. La scrittura pare sia stata interrotta, dopo l’ammonimento ricevuto sulla spiaggia, per poi essere ripresa in seguito e terminata in vecchiaia. Siamo pertanto intorno all’anno 388, prima del ritorno in Africa, quando il sant’uomo sarebbe stato ospite dell’Eremo nominato della Santissima Trinità di Centumcellae che si trova alle pendici della Tolfa, una catena di alte colline alle spalle di Civitavecchia.
NON È CHIARO SE IL SANTO ABBIA IN EFFETTI AVUTO QUESTO INCONTRO O LO ABBIA SOLO SOGNATO, fatto sta che storia, racconti orali e tradizioni, come al solito si intrecciano e creano anche i presupposti per l’accreditamento di fatti spesso solo leggendari. Nel nostro caso molto lavoro fu fatto nel medioevo dagli Eremiti Agostiniani che si diedero da fare per ricordare l’avvenimento, dedicando al Santo luoghi di culto tra la Torre Bertalda e la Foce del Mignone, cioè presso la nostra spiaggia. Tutto però risale ai medioevo avanzato, come la famosa lapide in latino (di cui è nota e certificata l’esistenza da eruditi trascrittori che ce ne hanno lasciato copia e traduzione) che descrive molto poeticamente il noto miracolo.
Ancora oggi si fanno ricerche in merito a quanto tramandato dalla tradizione, su documenti antichi e soprattutto su resti archeologici che potrebbero appartenere ad antichi cenobi del IV secolo, indizi che almeno RENDEREBBERO MOLTO PROBABILE LA PRESENZA DEL SANTO PROPRIO IN QUESTO LUOGO se non addirittura l’avvenuta apparizione.
Un paio di curosità:
-a poca distanza da questo luogo, presso una Chiesa dedicata (guarda caso) a S. Agostino si trova la famosa Madonnina di Civitavecchia (c.d. Madonna delle Lacrime di Sangue).
- il Miracolo di Sant’Agostino fu oggetto di innumerevoli rappresentazioni pittoriche tra cui quella del Botticelli: certo, il paesaggio rappresentato non è molto diverso da quello della foto scattata oggi ai Bagni di Sant’Agostino….

Nella Foto - Sinistra: scorcio della spiaggia di Sant’Agostino, oggi
Destra : la visione di Sant’Agostino secondo il Botticelli

2024  www.lazioturismo.it

AVVERTENZA: Lazioturismo.it, pur assicurando la massima cura nell'attivita di reperimento e presentazione delle informazioni, declina ogni responsabilita per eventuali omissioni o inesattezze dei dati e quindi per danni diretti od indiretti che da ciò derivassero.

 

  CATEGORIE

  ELENCO DEI PAESI    

  CERCA    

  COOKIE POLICY    

  E-MAIL    
Copyright 2024 Lazioturismo.it -